Bene Verdone

Box office italiano 2-4 marzo: Posti in piedi in paradiso è 1°, ma senza strafare. Quasi amici, 2°, migliora il dato dello scorso weekend.

Buon risultato, anche se non entusiasmante, per Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone: 3,1 milioni di euro e la miglior media per copia con 5083 €. Un dato inferiore al precedente film del regista romano; Io, loro e Lara totalizzò infatti nel weekend d’uscita 4,6 milioni. Ma si trattava pur sempre di un fine settimana festivo (5 gennaio 2010) e quindi solo parzialmente paragonabile. Se invece si guarda alla precedente commedia italiana che ha occupato il primo posto nelle scorse settimane, e cioè Com’è bello far l’amore di Fausto Brizzi, allora il dato di Verdone è positivo: Brizzi – in 3D – fece nel weekend di uscita 2,4 milioni. Vero è che complessivamente il trend del nostro cinema resta poco felice: Benvenuti al Nord, che comunque ha incassato meno del primo capitolo, è stato finora l’unico vero successo della stagione, l’unico film capace di superare i blockbuster americani. E se si dà un’occhiata agli incassi del primo weekend di marzo dello scorso anno, si può verificare come all’epoca vi fossero quattro film italiani in top ten (Manuale d’amore 3, La vita facile, Il gioiellino e Femmine contro maschi), mentre questo weekend troviamo solo Verdone al 1° posto e Brizzi al 10°.
Tra premi e grandi incassi, prosegue invece il momento d’oro a livello internazionale del cinema francese, grazie a Quasi amici e, naturalmente, a The Artist: il primo resta in seconda posizione, riuscendo addirittura a migliorare il dato dello scorso weekend (da 1 milione e 493mila euro a 1 milione e 510mila), mentre il secondo – forte dei 5 Oscar vinti e del rilancio distributivo deciso dalla BIM – è rientrato in top ten, anche se si deve accontentare del 9° posto (268mila euro e una media per copia di 2115 euro). Per il resto della classifica non vi sono particolari segnalazioni da fare: scende prevedibilmente al 3° posto Viaggio nell’isola misteriosa (1,1 milioni), entra in top ten con una discreta quarta posizione Safe House – Nessuno è al sicuro (969mila), è stabile il risultato di In Time (5° con 421mila euro) così come quello di Hugo Cabret (6°, 378mila), mentre delude la sortita orrorifica di Daniel Radcliffe, The Woman in Black (7°, 372mila). Parziale in fin dei conti il successo di Paradiso amaro, ora 8°, e ancora sotto i 3 milioni complessivi.
Si deve scendere fino al 13° posto per trovare Cesare deve morire, film dei fratelli Taviani vincitore dell’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino. Un risultato discreto (2444 euro come media per copia), ma purtroppo insoddisfacente (87mila euro), a ennesima dimostrazione di come l’ostracismo per ogni titolo italiano che non sia commedia penalizza anche un film che ha vinto un premio così importante. Débâcle per altre due nuove uscite: 50 e 50 (17°, 47mila) e per Gli sfiorati (18°, 34mila): entrambi forse pagano una apparente ambiguità del concept, ai limiti del crossover; commedia con malattia il film di Jonathan Levine, esistenzialismo con commedia e erotismo il film di Matteo Rovere.

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