L`ultimo Pulcinella

13/03/09 - “Pulcinella è vecchio! Pulcinella è vecchio!” con queste parole, pronunciate dal direttore...

Scaparro e Ranieri portano il teatro e la musica al cinema

lultimo-pulcinella-locandina13/03/09 – “Pulcinella è vecchio! Pulcinella è vecchio!” con queste parole, pronunciate dal direttore di un teatro napoletano, inizia il film di Maurizio Scaparro che vede Massimo Ranieri nei panni di Michelangelo, attore dedito a riproporre al pubblico partenopeo la maschera di Pulcinella. Nonostante il rifiuto subito, il protagonista non si rassegna, sicuro dell’indiscutibile attualità  del personaggio, senza però riuscire a convincere nessuno, nemmeno l`ex moglie che lo ha abbandonato perchè stanca di vivere con un illuso. Qundo suo figlio scappa a Parigi, per motivi inizialmente oscuri, nel seguirlo l`attore ritrova un vecchio amico francese con cui aveva recitato in gioventù a Napoli, interpretato da un ritrovato Jean Sorel – imbolsito ma sempre affascinante. Il collega di un tempo ora insegna alla Sorbona e lo accoglie con un tale entusiasmo da convincerlo a realizzare insieme un progetto originale di Roberto Rossellini dal titolo, appunto, “L`ultimo Pulcinella” e mai portato sulle scene. Grazie ad un gruppo di giovani magrebini, francesi e italiani che vivono nelle malfamate banlieu, costantemente nel mirino della Polizia e rifugio del figlio di Michelangelo che vi si è nascosto dopo aver assistito ad un omicidio di Camorra a Napoli, i due amici riescono a realizzare il loro sogno, dimostrando così che Pulcinella non solo è una maschera attualissima ma che tutti, senza esclusione di nazionalità  ed età , lo abbiamo dentro e che, in certe occasioni della nostra vita, esce fuori senza che ce ne accorgiamo. In un teatro abbandonato, la cui proprietaria è un`attempata ex attrice di varietà , interpretata da Adriana Asti, Michelangelo ritroverà  se stesso, la sua arte, il teatro ed anche il figlio e la moglie con cui si riappacificherà  lietamente.

Con questo film Maurizio Scaparro e Massimo Ranieri compiono un`operazione azzardata perchè anche se la storia è suggestiva e loro riescono davvero a dimostrare che Pulcinella non è morto, la sceneggiatura, nonostante i nomi autorevoli che la firmano – Rafael Azcona, Diego De Silva e lo stesso Scaparro – pecca di ingenuità  ed è farcita di luoghi comuni che generano una prevedibilità  tale da far percepire fin dall`inizio lo svolgimento della trama. Certo è che quando Ranieri canta…incanta e quando indossa la mezza maschera nera trasmette una magia commovente che coinvolge anche lo spettatore più scettico. Molto si deve alle musiche. Infatti, la scelta di canzoni sempiterne come “Fenesta vascia” e “Palombella” è vincente ed insieme ad altre adattate ai ritmi afro-mediterranei, rappresentano l’ingrediente migliore del film. All`inizio, un cammeo di Antonio Casagrande nei panni dell`insensibile direttore, ci ricorda con una ventata di nostalgia il teatro di Eduardo di cui l’attore è stato per anni una colonna portante e si comprende lo sconforto e l`isolamento che, come dice Scaparro, “c`è intorno a chi si ostina a cantare o ad avere fantasie in un mondo di ignoranze, di violenze, di incomprensioni”. Ha ragione, ma la soluzione non è portare il teatro a cinema come avviene ormai sempre più di frequente: questo, piuttosto, riesce solo a generare un ibrido che toglie interesse e fascino sia all`uno che all`altro.

(ADA GUGLIELMUCCI)

Titolo originale: L’ultimo Pulcinella
Produzione: Italia 2008
Regia: Maurizio Scaparro
Cast: Massimo Ranieri, Adriana Asti, Valeria Cavalli, Jean Sorel, Domenico Balsamo, Carla Ferraro, Margot Dufrene, Georges Corraface, Antonio Casagrande
Durata: 89′
Genere: Drammatico
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: 13 marzo 2009