L`Ultimo Crodino

19/03/09 - Il titolo avventato porta subito a sospettare la più clamorosa e sfacciata operazione...

Tra tv e commedia, il ritratto agrodolce di un’Italia incapce di cambiare

ultimo-crodino19/03/09 – Il titolo avventato porta subito a sospettare la più clamorosa e sfacciata operazione di product placement mai tentata dal cinema italiano (vista anche la messa a norma piuttosto recente di questa pratica di sponsorizzazione). Nonostante le premesse poco convincenti, la pellicola di Umberto Spinazzola riesce comunque a guadagnarsi una seppur minima dignità  di film, per quanto legata da cordone ombelicale al piccolo schermo e in particolare allo sceneggiato in stile anni `90, con le sue immagini grezze e le sue gag minimaliste, elementari, adatte al palinsesto di una prima serata domenicale. Anche i volti dei protagonisti, Ricky Tognazzi ed Enzo Iacchetti, sono quelli della tv commerciale pre-reality e pre-fiction: già  segnata dall`asta al ribasso degli standard qualitativi e dei riferimenti culturali, ma non ancora ossessionata dal patetismo lezioso e dal melodramma lacrimevole, raggiunti a tutti i costi attraverso meccanismi sempre più costosi e scontati. E come esplicito omaggio alle fiere radici analogiche, il film indica subito la sua collocazione temporale attraverso le immagini di uno dei programmi più emblematici della neo-televisione, primo vate di quell`infotainment di cui ora neppure i tg più istituzionali sanno fare a meno, vale a dire Striscia la notizia.

“L`Ultimo Crodino” si apre infatti con un vecchio servizio dell`inviato speciale Stefano Salvi, mandato come sempre allo sbaraglio nel tentativo di estorcere qualche battuta al personaggio più inavvicinabile del momento, nel caso specifico Enrico Cuccia, discusso Presidente di Mediobanca. Da questo incipit di tv-verità  si sviluppa poi la trama del film, ispirato alla storia realmente accaduta di due goffi e sfortunati amici della Val di Susa che nel 2001 si improvvisarono ladri della salma di Cuccia per superare il fallimento dei loro piccoli e onesti progetti imprenditoriali. Un ritratto amaro ma non lamentoso dell`Italia che si illudeva di poter finalmente cambiare, senza rendersi conto di essere intrappolata nei suoi stessi vizi e nella propria inguaribile, provinciale, ingenuità . Un po` come questa commedia, ben giocata sul funzionante duetto Tognazzi-Iacchetti e sulla rievocazione dei Soliti Ignoti nazionali, ma incastrata nel proprio impianto embrionale di fattura televisiva. C`è di buono che, almeno, la narrazione schematica e la totale mancanza di complessità  non sembrano inficiare più di tanto il ritmo e il divertente sviluppo di una piccola storia abbastanza godibile, pur nel dilagare di un patologico semplificazionismo.

E il Crodino (si chiederanno in molti)? Per fortuna rimane di contorno, per cui non c`è pericolo di veder spuntare da un momento all`altro il simpatico scimmione da tempo testimonial dell`analcolico biondo, per quanto la sola presenza della simil-velina Serena Autieri ammanti il look dell`intero film di una fastidiosa patina da spot. La tv, insomma, continua a regnare sovrana, ma l`operazione è tenuta sotto una costante strategia di contenimento, che gli impedisce decisamente di precipitare senza speranza nella triste autoreferenzialità  del piccolo schermo.

(LAURA CROCE)

Titolo originale: L’Ultimo Crodino
Produzione: Italia 2008
Regia: Umberto Spinazzola
Cast: Ricky Tognazzi, Enzo Iacchetti, Serena Autieri, Marco Messeri, Dario Vergassola, Enzo Provenzano, Stefano Saccotelli
Genere: commedia
Distribuzione: Mikado
Data di uscita 20 marzo 2009