La parte della Memoria

30/03/09 - L`Olocausto, la Shoah, il dramma dei campi di concentramento sono temi...

“Dall`altra parte del mare”: intellettualismo e prosopopea sulla Memoria

dallaltra-parte-del-mare30/03/09 – L`Olocausto, la Shoah, il dramma dei campi di concentramento sono temi ricorrenti del cinema dell`ultimo trentennio, di solito però legati al documentario oppure a una più discutibile rivisitazione hollywodiana: l`Italia, Benigni a parte, ne è sempre stata solo sfiorata, così il film di Jean Sarto (pseudonimo invero presuntuoso di Giancarlo Sartoretto) rappresenta una sorta di novità , anche per il modo in cui decide di parlarne. Che in sostanza, però, si rivela inadeguato. Tutto parte dalle memorie del prigioniero Ka-Tzenik 135633 che in un libro racconta il percorso psicoanalitico che lo ha portato a ricordare ogni dettaglio della sua esperienza ad Auschwitz. Un gruppo di attori e sperimentatori teatrali vorrebbe mettere in scena queste memorie, assieme a un`intervista a un`altra deportata. Ma la cosa non sarà  facile, specie per Clara, che ha qualche fantasma da dover dimenticare. Un impasto di dramma esistenziale, dallo sgradevole retrogusto mèlo, riflessione metalinguistica e prosopopea intellettuale, che Monica Rapetti scrive accumulando carne al fuoco e che, evidentemente, non è in grado di cuocere.

Il film segue due linee parallele, quella di Tosca, l`ebrea-polacca sulla quale si delinea tutta la riflessione sulla necessità  e l`opportunità  di rappresentare il dolore di una tragedia assoluta – pontificando anche su chi l`ha già  fatto – e quella di Clara, che con la storia del padre e del suo passato dovrebbe fare da collante realistico per un discorso spesso perso nell`astrazione. Il problema di Sarto è il tono con cui affronta la complessità  del film, scandendo stralci di racconto con lunghe e saccenti lezioni e inappropriati commenti ironici, non accorgendosi peraltro che mentre insulta la spettacolarizzazione e la pornografia dei sentimenti se ne inzuppa fino al midollo, o meglio fino al finale. Dialoghi vacui e pretenziosi si sommano a un catalogo di pedisseque citazioni da “Il pianista” a “Schindler`s List” fino al documentario “Shoah”, che Sarto riprende con mezzi limitati ma anche con una spocchia che cerca in tutti i modi di allontanare il pubblico per poi provare a recuperarlo con mezzi non sempre leciti. Tra i quali contempliamo il mediocre cast, che si fa vanto di attori teatrali come Galatea Ranzi e Vitaliano Trevisan, i quali invece non possono far altro che parlare, parlare, parlare, e tentare di trasmettere le limitate emozioni del film. Dimostrazione palese che un bel tema e un po` d`impegno non servono a fare un buon film.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: Dall’altra parte del mare
Produzione: Italia 2009
Regia: Jean Sarto
Cast: Galatea Ranzi, Vitaliano Trevisan, Fulvio Falzarano, Giordana De Santis, Viviana Di Bert, Alessandra Battisti, Tony Allotta, Paolo Summaria, Dino Castelli
Durata: 80′
Genere: drammatico
Data di uscita: 27 marzo 2009