Chiusi per ferie

Una magra estate per gli esercenti nostrani, destinati alla chiusura anticipata per carenza di prodotto. ANEC, ANEM e FICE lanciano un grido d'allarme.

Sembra oramai svanita l’ipotesi, ventilata negli ultimi anni, di una stagione cinematografica estiva. Con la crisi economica montante e la morìa di spettatori nelle sale italiane, i distributori hanno spostato l’uscita di molti titoli importanti all’inizio dell’autunno, lasciando pubblico e esercenti a bocca asciutta. Scorrendo la programmazione cinematografica nei prossimi mesi, potrebbe essere dunque assai lunga, come lo era un tempo, la sfilza dei “chiusi per ferie”. La prima a dare il cattivo esempio è stata Warner con Il cavaliere oscuro – il ritorno, inizialmente previsto per il 18 luglio, poi posticipato al 29 agosto; l’ultima in ordine di tempo, nonché pietra dello scandalo per le vivaci polemiche ora in corso, la 01 Distribution che distribuirà Reality di Matteo Garrone, vincitore del Gran Prix a Cannes, soltanto il 28 settembre.
Numerose sono state le reazioni a questa impopolare scelta della major nostrana, che contribuisce così a lasciare sguarnite le sale da prodotti italiani d’autore, laddove lo scorso anno potevamo contare su Habemus Papam di Moretti, uscito però prima della proiezione alla Croisette (il 15 aprile) e con un ottimo risultato al botteghino (1.299.000 € nel primo weekend e 5.860.000 in totale).
Già a ridosso del festival di Cannes, Lionello Cerri, presidente dell’ANEC (associazione nazionale esercenti cinema) aveva commentato positivamente il premio ottenuto da Garrone, ma assai negativamente la scelta di distribuire Reality (ma anche il Dracula 3D di Dario Argento e Io&te di Bertolucci) in autunno, anziché sfruttare la scia del clamore suscitato alla kermesse, come d’altronde era avvenuto, con eccezionali riscontri, per Gomorra quattro anni prima (uscito nelle sale il 16 maggio, aveva ottenuto un incasso superiore ai 10 milioni).
Si leva ora alta e cristallina anche la voce di Carlo Bernaschi, presidente dell’ANEM (associazione nazionale esercenti multiplex), che ha dichiarato: “Non è comprensibile, né commercialmente opportuna, la scelta di non far uscire in sala film importanti e attesi dal pubblico nel periodo estivo” aggiungendo poi, come accorato appello alla responsabilità che “Autori, produttori e distributori dovrebbero impegnarsi maggiormente per sostenere il cinema”.
Se da un lato la mancata distribuzione estiva di Il cavaliere oscuro – Il ritorno, che nel resto del mondo sarà in sala già a fine luglio, può fungere da invito alla pirateria (i fan più impazienti potrebbero scegliere lo streaming e il download illegale anziché attendere la distribuzione italiana), il discorso è diverso per i prodotti d’autore, che negli ultimi anni hanno registrato ottime performance al botteghino, basti pensare al caso di Le donne del sesto piano che, uscito il 10 giugno 2011 per Archibald, ha incassato 1.153.000 di euro.

Ma la scure della crisi si fa sentire quest’anno anche sul versante del cinema d’autore, italiano e non, e la carenza di prodotto provocherà a breve la chiusura anticipata degli esercizi d’essai, come ha segnalato Mario Lorini, presidente della Fice (Federazione italiana cinema d’essai).
Con cosa potranno dunque consolarsi gli spettatori? Gli unici titoli italiani previsti al momento sono Paura dei Manetti Bros e la commedia di borgata Qualche nuvola di Saverio Di Biagio, mentre per quanto riguarda i blockbuster The Amazing Spider- Man (dal 4 luglio nelle sale), non avrà contendenti.

DARIA POMPONIO