Complici del silenzio

18/04/09 - Fare i conti con il proprio passato non è mai facile: lo sa bene un paese...

Il dramma dei desaparecidos raccontato attraverso una denuncia di facciata: scolastico

complici-del-silenzio-def18/04/09 – Fare i conti con il proprio passato non è mai facile: lo sa bene un paese come l`Italia, dove basta il minimo accenno alla storia recente per scatenare infervorate battaglie mediatiche e non. Niente di cui stupirsi, dunque, se con il suo nuovo film Stefano Incerti prova a recuperare la tradizione del cinema d`impegno civile trasferendosi in Argentina e “adottando” lo scandaloso dramma dei desaparecidos, uccisi a migliaia durante la dittatura militare anche grazie all`inerzia delle cosiddette democrazie occidentali. Molto si è già  detto e denunciato riguardo al possibile coinvolgimento delle multinazionali e dei vertici politici italiani allora al potere, ma in questa pellicola il regista sceglie una via molto più facile e poco controversa, accusando i “Complici del silenzio” solo di una blanda e generica e noncuranza (un po` come a dire “piove, governo ladro”). Lo spunto narrativo è offerto dai mondiali di calcio del `78, durante i quali nel paese sudamericano si verificò un`agghiacciante sovrapposizione tra il giubilo popolare dovuto al campionato e l`efferatezza delle torture perpetrate dall`esercito a pochi metri di distanza dai grandi festeggiamenti. Protagonista della storia, un frivolo giornalista sportivo italiano (Alessio Boni), spedito in Argentina per seguire le partite e coinvolto senza troppa cognizione di causa nell`inferno della repressione dittatoriale, in cui cade per colpa di una terrorista bella e misteriosa.

Un soggetto che sarebbe di certo potuto risultare più interessante, ma che, privato della grinta di una denuncia concreta, si riduce a una serie di topoi cinematografici arraffati alla rinfusa da vari generi: dal poliziesco-romantico ai tanti film sul nazismo. Da questi, in particolare, Incerti prende in prestito la figura del soldato cattivo con la “C” maiuscola, che urlando e sbeffeggiando fa strage d`innocenti senza batter ciglio. Una rappresentazione del Male divenuta ormai scolastica, magari reale nella sostanza, ma vuota nella forma, perchè così inflazionata da aver perso sia gran parte del suo patos, sia la capacità  di proiettare realmente lo spettatore nel vivo della tragedia. Mantenendosi sempre nelle retroguardie dello stile e della denuncia, il film scorre così senza sorprese fino a un epilogo d`inopportuno buonismo favolistico, sul quale sarebbe curioso sapere cosa avrebbero da dire le vere Madri de Plaza de Mayo, nome dell`associazione spontanea formata sin dagli anni `70 dalle mamme delle vittime, che hanno visto sparire sotto i propri occhi intere generazioni. Di contro, la storia del giornalista belloccio e vanesio riportato alla realtà  dalla bella combattente, sembra fatta apposta per il semplificazionismo e il didascalismo televisivo, o magari per qualche uso presuntuosamente didattico.

(LAURA CROCE)

Titolo originale: complici del silenzio
Produzione: Italia 2008
Regia: Stefano Incerti
Cast: Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Florencia Raggi, Jorge Marrale, Và­ctor Hugo Carrizo
Durata: 103′
Genere: drammatico
Data di uscita: 17 aprile 2009