Occupata Cinecittà

Tecnici e maestranze di Cinecittà hanno occupato gli studios e indetto 5 giorni di sciopero. In ballo ci sono i posti di lavoro e un patrimonio storico-culturale da difendere.

È iniziata ieri l’occupazione di Cinecittà da parte dei lavoratori che protestano contro il piano di dismissione degli storici Studios nostrani. Tecnici e maestranze, tra le più ammirate e lodate al mondo, sono adesso sul piede di guerra e hanno iniziato a montare una tendopoli sul terrazzo di via Tuscolana.
Alberto Manzini, segretario generale dell’Slc Cgil Roma e Lazio, presente sul posto ha dichiarato: “Nel 2010 lanciammo l’allerta sul rischio che Cinecittà diventasse una sede di intrattenimento con la costruzione di alberghi, beauty farm e parcheggio. Ora si rischia il cambio di destinazione d’uso di tutto il sito, perché il progetto industriale prevede di fatto l’allontanamento di quasi tutte le maestranze da qui ad altri lidi, con un deperimento dell’industria cinematografica del Paese”.
La Italian Entertainment Group (Ieg), società proprietaria della struttura, che tra i soci annovera Luigi Abete e Aurelio De Laurentis, sta infatti organizzando uno “spacchettamento” del personale, con 52 addetti alle scenografie spostati negli studi di Castel Romano sulla Pontina, dove sorgerà un parco a tema sul cinema. Il reparto audio-video sarà invece esternalizzato e 86 dipendenti saranno ceduti a due società legate all’entertainment.
A tal riguardo, il segretario regionale della Uilcom Roberto Corirossi ha dichiarato a “Repubblica”: “Con la decisione da parte dei dirigenti della Digital Factory di affittare il ramo d’azienda della postproduzione a De Luxe, di fatto Cinecittà esce dal settore e i lavoratori non hanno garanzie per il prossimo futuro. A questo si aggiunge l’esternalizzazione di altre due attività di Cinecittà Studios: la costruzione delle scenografie e il parco macchine. La prima dovrebbe andare a una nuova società, Cat, con sede a Castel Romano sulla Pontina, l’altra ad una società esterna al gruppo Panalight. Con questa azione – prosegue Corirossi – intendiamo contrastare questo piano industriale e chiedere al Ministero del beni culturali, che detiene il 20% delle azioni di Cinecittà Studios, e al ministero dell’Economia, proprietario al 100% di terreni e teatri, di intervenire. Bisogna evitare lo smembramento di Cinecittà e la cementificazione che ne seguirebbe, secondo il piano presentato dalla holding Ieg“.
I lavoratori riuniti in un’assemblea che ha visto la partecipazione delle due società che gestiscono il sito, Studios e Digital Factory, hanno votato per l’occupazione e dichiarato cinque giorni di sciopero, in attesa dell’incontro previsto per mercoledì 10 luglio al Ministero dei Beni Culturali.

Cinecittà è nata nel 1937 in piena era fascista e, tra i tantissimi set leggendari allestiti nei suoi spazi, anche Federico Fellini ha girato molti dei suoi capolavori, compresi La Dolce Vita e Satyricon.
Numerose le produzioni hollywoodiane che hanno usufruito degli studios sulla Tuscolana, si va da Ben–HurCleopatra, da Il tormento e l’estasi ai più recenti Gangs of New York di Martin ScorseseLe avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson e La passione di Cristo di Mel Gibson.
Cinecittà ha ospitato anche molte produzione televisive, come quella del Grande Fratello o del serial tv Roma.