Al via il 24° Torino GLBT Film Festival, la rassegna di cinema queer più importante del mondo occidentale
(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
26/04/09 – Ormai alla 24 esima edizione, la quarta con il Museo Nazionale del Cinema impegnato nell`organizzazione dell`evento, arriva puntuale a Torino Da Sodoma a Hollywood (23-30 aprile), il festival gay, lesbian, bisex e trans più importante d`occidente anche se il suo creatore e presidente, il regista Giovanni Minerba constata con rabbia che la sua creatura è ancora considerata un festival minore, un`espressione non adulta e non matura. Questa rassegna sarà ancora di nicchia, di minoranza, ma è ormai diventata un appuntamento sentito e vissuto dalla città tutta, come racconta la bellissima sigla d`apertura della manifestazione e dimostra la serata inaugurale che ha visto il cinema Ambrosio, sede delle proiezioni, stracolmo per Franca Valeri, protagonista di Leoni al sole di Vittorio Caprioli (1961), uno dei film che Ferzan Ozpetek ha scelto per la sua Carta bianca.
Infatti oltre ai tre concorsi internazionali (lungometraggi-documentari-cortometraggi), importanti sono le sezione collaterali, come I film della sua vita dove il regista di Le fate ignoranti, Cuore sacro e Un giorno perfetto potrà raccontare i suoi film cult. I nuovi sguardi, nasce invece dalla necessità di segnalare un`opera (lungometraggio e/o documentario) che rifletta l`evoluzione del cinema queer capace di fondere le questione legate all`identità con i generi cinematografici e di sperimentare. Fuori concorso e panoramiche raccoglie prime visioni di registi affermati a livello internazionale: qui verranno presentati la prima mondiale di Boy del regista filippino Auraeus Solito, censurato al festival di Singapore; Nès en 68 di Olivier Ducastel e Jacques Martineau, che mette a confronto le due generazioni, quella che ha lottato nel 68 e quella che è nata nel 68; e il seguito di Another gay movie, con le nuove folli avventure sexy dei quattro protagonisti, dal titolo Another gay sequel: gays gone wild dell`americano Todd Stephens. Prevista, poi, una retrospettiva dedicata al regista teatrale e cinematografico scomparso nel 2005, Giuseppe Patroni Griffi, che seppe portare in scena personaggi diversi ma tutti dotati di carattere, di libertà di sguardo, di forza, tanto da scardinare i tabù sociali legati alla sessualità : basti citare il debutto del 1962, Il mare, e Metti una sera a cena del 1969, che, dopo la realizzazione teatrale è diventato un film di successo con Florinda Bolkan e Jean-Louis Trintignant, provocando interventi censori. La proiezione del nuovo film Forasters (2008), infine, sarà l`occasione per consegnare il Premio Speciale al regista catalano Ventura Pons, figura di rilievo spesso presente nel corso degli anni al Festival torinese. Uno dei pionieri del cinema gay, ha all`attivo la realizzazione di 20 lungometraggi, anche se non tutti distribuiti nel nostro paese. Altro omaggio importante a Filippo Timi, protagonista al prossimo festival di Cannes, con Giovanna Mezzogiorno nell`unico film italiano in concorso Vincere di Marco Bellocchio, che a Torino sarà ospite con alcuni dei suoi personaggi cinematografici più importanti. Interessanti saranno i suoi racconti sul suo alternare cinema, teatro e letteratura.
Anche perchè tutto il festival non è solo cinema ma anche letteratura, come dimostra la presenza di Valeria Solarino che leggerà brani dal romanzo in versi La maschera di scimmia della scrittrice australiana Dorothy Porter. E` anche televisione come la finestra aperta su serie cult internazionali come Society e Sugar Rush rispettivamente dal Sudafrica e dall`Inghilterra. Ed infine è anche eventi come il ricordo di vent`anni dalla caduta del muro di Berlino e i quaranta dagli scontri di Stonewall a New York.