Belli e indipendenti

Al MoliseCinema dal 7 al 12 agosto, il cinema indipendente raggiunge i piccoli centri e attraverso i cortometraggi mostrerà opere di nuovi talenti.
Intervista al direttore di MoliseCinema Federico Pommier

All’interno del panorama del cinema indipendente, nell’ultimo mese abbiamo dato maggior rilievo alla dimensione del cortometraggio perché l’estate regala alla ricerca artistica, alla visione delle sperimentazioni del cinema detto breve, maggior spazio e possibilità di rendere queste opere condivise e quindi patrimonio collettivo di diverse comunità. Inoltre grazie anche alle antologie visionate ci siamo resi conto che il corto gode davvero di ottima salute e svolge sempre meglio la funzione di ricerca tecnologica, innovazione dei linguaggi che vorremmo vedere anche nelle opere di lungometraggio, soprattutto italiane. Dopo il Lago Film Festival del quale abbiamo parlato a luglio, dal 7 al 12 agosto ad altre altitudini, un altro importante appuntamento: MoliseCinema, film festival giunto alla sua decima edizione. Il direttore Federico Pommier ci ha ricordato gli esordi della rassegna e i maggiori avvenimenti della nuova edizione. Noi gli dedichiamo questo numero della rubrica perché la kermesse sta continuando a crescere anno dopo anno diventando sempre di più una vetrina di prestigio per autori affermati, come per esordienti alla loro opera prima. E poi ha un seguito secondo noi culturalmente importante: dopo la settimana dei festival che si svolge nel paese di Casacalenda in provincia di Campobasso, per tutto il mese di agosto, il festival continua a vivere in giro per i piccoli paesi della provincia permettendo la visione dei film del concorso, offrendo al cinema d’autore la possibilità di raggiungere un pubblico che mai avrebbe avuto si sarebbe avvicinato a tali lavori.

La presenza attiva del cortometraggio al MoliseCinema è testimoniata dalle due sezioni del concorso: corti internazionali e corti italiani. Da Hong Kong, presente col lavoro di Lam See Chit, che si chiama Twenty Dollars e narra del mercato della capitale – dove si vende qualsiasi genere di oggetto, dalla frutta ai corpi umani -, alla Svizzera raccontata da Rolando Colla che torna sul dramma della deportazione degli stranieri richiedenti asilo politico, tutta la sezione è caratterizzata da idee di cinema completamente diverse una dall’altra anche nel racconto del sociale, della realtà che ci circonda, approfondendo il discorso su come i valori e i bisogni del nuovo millennio siano in continua evoluzione. Poi tanti corti dai toni più distesi, corti d’animazione (tra questi anche tutti i lavori vincitori dell’ultima edizione di Cortoons), corti per giocare con il mezzo cinematografico e le sue prerogative: da Orange ò despair di John Banana su un’arancia in cerca d’identità a The Future dall’Australia dove la regista Venetia Taylor si interroga su cosa può accadere a due giovani che forse solo apparentemente hanno davanti a loro un futuro radioso. Inoltre ci interessa mettere in risalto la sezione documentari perché ritroviamo film che abbiamo molto amato: da Mare chiuso di Andrea Segre e Stefano Liberti, A Mao e a Luva di Piero Orazi sulle favelas brasiliane dove si aggira uno strano ragazzo: il suo sogno aiutare la sua comunità a riscattarsi attraverso la cultura. E poi piccole/grandi scoperte di opere che hanno circuitato davvero poco come il documentario di Clarissa Cappellani che con Emma Dante Sud Costa occidentale ha deciso di realizzare una sorta di indagine sul lavoro della regista teatrale siciliana che da anni porta in giro per il mondo un’idea di teatro sperimentale diversa e innovativa attraverso spettacoli affascinanti.

A MoliseCinema arriveranno anche autori, alcuni alla loro opera prima: Pippo Mezzapesa con Il paese delle spose infelici, Alessandro Piva con Henry, Saverio Di Biagio con Qualche nuvola e i fratelli De Serio con Sette opere di Misericordia. Tutti interessati all’idea di confrontarsi liberamente a fine proiezione con il pubblico che avrà visionato il loro film. Ad essi si unirà Antonietta De Lillo che, sulla falsa riga della poetica e per l’epoca sconvolgente inchiesta di Pier Paolo Pasolini, sta sviluppando il progetto di un film partecipato, un’inchiesta dedicata al tema dell’amore. L’indagine Amore oggi, domani anche arriverà anche tra gli abitanti del paese di Casacalenda, tra il pubblico del festival al quale verrà chiesto di mettersi in gioco davanti alla macchina da presa perché anche la realtà di un piccolo borgo italiano venga rappresentata in questo ritratto collettivo del Paese.

Per maggiori informazioni su tutti gli appuntamenti del festival, sugli ospiti, sui film vi invitiamo a consultare il sito: www.molisecinema.it.

Con questo articolo Belli e indipendenti vi augura buone vacanze e vi dà appuntamento a settembre.

GIOVANNA BARRECA