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08/05/09 - Gli instant movie, come fa intuire la definizione, sono pellicole istantanee, di consumo più...

Dilettantesca presa in giro

feisbum08/05/09 – Gli instant movie, come fa intuire la definizione, sono pellicole istantanee, di consumo più che pronto su temi e argomenti tanto d`attualità  da essere dimenticati pochi mesi dopo, ma almeno tanto “sul pezzo” da potersi garantire un discreto ritorno economico. Prendete così giovani registi spesso esordienti, dategli storielline all`apparenza accattivanti e fategli giocare tutto sul tema caldo, leggasi giovane, del momento vale a dire Facebook, il più popolare network sociale al mondo. Ma il livello medio è francamente imbarazzante. Anche perchè i piccoli intrecci degli 8 episodi e delle 5 pillole girano sempre attorno agli stessi meccanismi: assuefazione da Internet, false identità , porcellonate varie da sessuomani, passando per gay, e anziani, restando in realtà  a 15 anni fa, riciclando le barzellette e i timori degli albori della rete. Una raccolta di piccole o piccolissime novelle che spaziano dalla commedia al comico, passando per il grottesco e il sentimentale – adoperando la formula che ha riesumato Enrico Oldoini con “I mostri oggi” – che però non riescono praticamente mai a centrare il bersaglio. Anche perchè il film usa il richiamo al network (storpiato per motivi di diritti), per raccontare le consuete storie della commedia all`italiana, corna e meschinità , follie e (poche) virtù in cui l`utilizzo internet e di Facebook in particolare non è praticamente mai analizzato o compreso fino in fondo (tranne in due segmenti in cui si riflette sul bisogno ossessivo di amicizie virtuali o si scherza sulla tendenza a ritrovare i vecchi compagni di classe, il motivo per cui il sito nacque), ma usato a pretesto vecchio come il mondo. Inoltre il film è particolarmente disonesto nell`usare il commerciale richiamo del marchio per poi denigrarlo, farne un covo di folli e idioti e perversi, concludendo il tutto con la vecchissima morale – non a caso affidata a un anziano – che erano meglio i cari, antichi contatti vis-à -vis, al massimo per telefono.

Tra le molte mediocrità  e bruttezze, menzione per “Questo è il problema”, pillola diretta da Giancarlo Ronaldi in cui un attore di teatro viene reclutato per la pubblicità  di una finanziaria, e “Siempre!”, diretto da Mauro Mancini e da lui scritto con Giorgio Fabbri, in cui la vendetta di un ragazzo ripudiato mostra finalmente ritmo, ironia, idee di regia. Mentre va stigmatizzata l`immonda bruttezza di “Indian Dream”, scritto e diretto da Laura Luchetti, in cui la storiella abusata delle identità  fasulla si ammanta di una messinscena onirica da collasso visivo. Gli attori oscillano tutti tra il medio e il mediocre, con l`unica eccezione di Andrea Sartoretti, novello Manuel Fantoni. Più che per il comune spettatore, per i produttori, per i realizzatori del film, si prova pena per i giovani, che credono di vedere un film su di loro e le loro manie, e invece devono accontentarsi di fratelli maggiori, padri, nonni.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: Feisbum
Produzione: Italia 2009
Regia: Dino Giarrusso, Alessandro Capone, Giancarlo Rolandi, Emanuele Sana, Serafino Murri, Laura Luchetti, Mauro Mancini. Con Giulia Bevilacqua, Corrado Fortuna, Monica Scattini, Primo Reggiani, Pietro Taricone, Chiara Francini, Gianni Garofalo, Alessia Barela, Rosaria De Cicco, Gigi Angelillo, Daniele De Angelis, Anna Foglietta, Pietro De Silva
Genere: commedia
Data di uscita: 08 maggio 2009