Colin Farrell

Il working class hero che piace ai grandi registi, l'irlandese Colin Farrell è attualmente in sala con Total Recall - Atto di forza.

Walk of Fame – Colin Farrell – Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana

Nato in un quartiere della periferia di Dublino da un ex calciatore e una casalinga, Colin Farrell scopre fin da giovanissimo una spiccata attrazione verso il mondo dello spettacolo. Dopo aver tentato – invano – di seguire le orme paterne, da adolescente si presenta all’audizione per entrare nella boyband irlandese dei Boyzone ma viene scartato: una testimonianza quasi da manuale del detto secondo cui per ogni porta chiusa in faccia si spalanca un portone, in questo caso i cancelli di Hollywood. Da poco iscrittosi a una scuola di recitazione, Farrell prende subito parte a diverse produzioni per il piccolo schermo, ottenendo un ruolo importante nella serie BBC Ballykissangel che lo terrà impegnato dal 1998 al 1999. Nello stesso periodo viene notato da Tim Roth, che lo inserisce, assieme a Ray Winstone e Tilda Swinton nel cast del suo primo film da regista, il drammatico Zona di guerra e successivamente ottiene una piccola parte nella crime-comedy Un perfetto criminale. E sarà proprio il nuovo secolo a segnare la svolta internazionale dell’attore, il cui aspetto rude e tipicamente working-class arriva a suscitare l’interesse di numerosi registi d’oltreoceano. A partire da Joel Schumacher, per il quale veste la divisa del soldato arrogante e riottoso in Tigerland, proseguendo sempre in tema bellico con Gregory Hoblit e il suo Sotto corte marziale, fino ad arrivare a Steven Spielberg con Minority Report. Nel 2002 lavora di nuovo con Schumacher in In linea con l’assassino, per lui una sorta di one-man-show nel quale si rivela in grado di sostenere con brio ed energia un ruolo da protagonista. E proprio la fisicità, unita ad una recitazione impulsiva ed energica caratterizzeranno la carriera di Farrell all’insegna di personaggi tipicamente muscolari e spesso “ruspanti”. Ne daranno prova kolossal come Alexander di Oliver Stone, dove interpreta il biondochiomato Alessandro Magno, e The New World – Il nuovo mondo di Terrence Malick, rilettura poetica e intimista della storia di Pocahontas, e nella versione cinematografica di Miami Vice diretta dal suo creatore Michael Mann. Più che del successo commerciale, Farrell sembra però subire l’attrattiva dei grandi nomi alla regia e di nuove sfide recitative, in vista delle quali sul finire del decennio torna in Gran Bretagna per concedersi a Woody Allen nel thriller Sogni e delitti, sfoderare un’inedita attitudine verso il comico nella commedia nera In Bruges, e partecipare con un cameo al travagliato Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo di Terry Gilliam in una delle incarnazioni di Heath Ledger, deceduto durante la lavorazione. Seguiranno altre pellicole britanniche di non eclatante richiamo, per arrivare a film come The Way Back di Peter Weir, e Crazy Heart di Scott Cooper nel quale presta corpo e abilità canore al cantante country Tommy Sweet, con cui si riavvicina alle produzioni statunitensi. Nel 2011 è, stempiato e imbruttito, il tirannico capo di Jason Sudeikis in Come ammazzare il capo… e vivere felici e il seducente vampiro della porta accanto del teen-horror Fright Night – Il vampiro della porta accanto fino alla sua ultima fatica: Total Recall – Atto di forza di Len Wiseman, remake dell’omonima pellicola del 1990, con la quale è attualmente nelle sale.