Invideo

Torna la Mostra Invideo, in corso fino al 12 novembre a Milano. Un riflessione sull’attualità e sulle mutazioni del nostro tempo attraverso le opere di autori straordinari. La nostra intervista alla co-direttrice Silvia Lischi.
Intervista a Sandra Lischi

Opere che hanno una tale ricchezza autoriale, stilistica, una completezza da essere ognuna un evento di grande prestigio. La straordinarietà di Invideo, Mostra Internazionale di video e cinema oltre – in programma a Milano dall’ 8 al 12 novembre – è quella di raccogliere insieme diversi capolavori e presentarli in un’intensa settimana al pubblico nazionale e internazionale che accorrerà nella capitale lombarda. Come sottolineano i direttori artistici del festival, Sandra Lischi e Romano Fattorossi, gli autori presenti – raccontando la contemporaneità attraverso la sperimentazione – non potevano non testimoniare la crisi ma tale piaga economica e sociale, nelle opere che hanno selezionato, “è occasione di mutazione e non necessariamente e totalmente negativa”. E quindi hanno scelto la Mutazione “delle forme come allenamento alla mutazione critica del pensiero e del nostro agire in questo presente e in questo futuro così incerti” come titolo della ventiduesima edizione di un festival che raccoglie video-arte, poesia, danza, documentario, musica. Oltre al concorso internazionale (under 35), all’interno del quale verranno presentati trentacinque video provenienti da diversi paesi,  ci siamo soffermati ad analizzare con Lischi: Ofelia, le onde e i flutti di Agata Chiusano e Choros di Michael Langan e Terah Maherche perché, già dalle prime immagini viste in anteprima, ci hanno regalano fortissime suggestioni. E non a caso proprio un’immagine di Choros, rappresentante dei tanti lavori che uniscono il mondo dei video alla danza, è stato scelta per il manifesto della kermesse. Ma da sottolineare ci sono anche: From Here To Eternity di Oliver Pietsch e la sua ironica indagine sulle scene di morte storiche nel cinema, dal muto ai film d’animazione di oggi. Sullo stesso stile sarcastico Apnoe di Harald Hund e Noise di Przemyslaw Adamski che giocano sull’uso creativo delle tecnologie.

Indiscussa l’attenzione per le opere di fotografi affermati. Quest’anno tornano a Milano Gérald Assouline con Histories de P’tits Fermiers, dove le foto acquistano un ritmo visivo e sonoro grazie all’ottimo montaggio che l’autore compie con le immagini dei bambini della fattoria terapeutica di Saint Jean de Vaulx. E l’austriaca Eveline Stermitz che invece presenterà un collage di sue opere con al centro la figura femminile. L’apertura della kermesse è invece dedicata a Zone fuori controllo, la prima opera in 3D che giunge al festival, realizzata attraverso l’invenzione dei screen painting – dipinti realizzati direttamente sullo schermo – da Giuliana Cunéaz. L’edizione di quest’anno è dedicata a Giuseppe Bertolucci grazie all’opera del suo montatore Jacopo Quadri che in un cortometraggio ha voluto omaggiare il percorso artistico del regista attraverso sequenze filmiche e dichiarazioni dell’autore. Sottolineamo, in conclusione, la presentazione e la lezione/incontro con l’animazione surreale di Donato Sansone e quella con l’animazione “tra resistenza e poesia” (definizione amata dall’autore) di Simone Massi. Ma c’è tanto ancora nell’edizione 2012.
Per avere maggiori approfondimenti e informazioni: www.mostrainvideo.com.