Sul set con Federico Moccia

Giunto alla penultima settimana di riprese, il regista ha accolto la stampa per presentare il suo nuovo film: Universitari, che racconta la convivenza di sei studenti fuori-sede in una villa sgangherata.
Intervista al regista Federico Moccia
Intervista a Paola Minaccioni
Intervista a Primo Reggiani

Una villa un tempo signorile immersa nel verde della periferia romana (quartiere Boccea), testimonianza di un lusso ormai decaduto nella quale i soffitti decorati e i lampadari di cristallo si amalgamano a quadri di ispirazione pop-art e oggetti di uso quotidiano, in quell’allegro disordine proprio dell’età giovanile. E’ questo il set di Universitari, nuovo lavoro di Federico Moccia, che oggi si è aperto in via eccezionale per presentare il progetto e mostrare alla stampa alcuni momenti della lavorazione, giunta alla settima e penultima settimana di riprese. Scritto dal regista di Ho voglia di te e Scusa ma ti voglio sposare con Ilaria Carlino, il film (che a differenza dei maggiori successi di Moccia non è tratto da un suo romanzo) racconta la convivenza di un gruppo di studenti fuori sede – tre ragazzi e tre ragazze – che per diverse ragioni si ritrovano a condividere la stessa casa: Villa Gioconda, appunto, un’ex clinica in disuso messa in affitto da una proprietaria bisbetica e senza scrupoli. Tra cameratismo, amicizia, piccole beghe e tumulti sentimentali, i giovani condivideranno il divertimento ma anche i timori propri dell’età, nell’attesa di spiccare il volo verso le loro vite da adulti.
“La riflessione alla base della storia – ha dichiarato Moccia – è che l’università rappresenta l’ultimo momento di vera condivisione nella vita di ciascuno, è l’ultimo pontile che consente di prendere il largo o naufragare, a seconda di come vanno le cose.”. Nel cast troviamo volti noti o emergenti della nuova generazione di attori come Primo Reggiani, Nadir Caselli, Maria Chiara Centorami e Simone Riccioni, a cui spetta il ruolo principale, del narratore, che come una sorta di alter-ego del regista fornisce il punto di vista sulle vicende. A loro si affiancano interpreti più maturi tra cui Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli e Enrico Silvestrin, chiamati a vestire i panni dei genitori: figure evanescenti ma fondamentali nel tracciare il percorso dei protagonisti. E poi c’è Paola Minaccioni, la padrona di casa, alle prese con un personaggio di una donna avida e dal passato oscuro, sempre in cerca di un pretesto per scontrarsi con i suoi locatari, peraltro ospitati “in nero”.

Con Universitari si racconta, insomma, una realtà attuale e complessa, ma con toni scanzonati e disimpegnati: come ha precisato Moccia “non sarà la versione italiana di L’appartamento spagnolo perché al centro del film di Klapisch c’era soprattutto la commistione culturale e linguistica, mentre a me interessava più focalizzarmi su un aspetto della nostra società. Mi piaceva l’idea di raccontare una fascia più adulta con uno sguardo leggero, non mi interessava parlare di precariato perché penso che la gente ne abbia abbastanza. Piuttosto, uno degli aspetti controversi di questa situazione che mi premeva mettere in evidenza è l’assenza dei genitori, la perduta capacità di tramandare valori, educazione o cultura, che spesso lascia i ragazzi in balia di se stessi. Ecco, credo che il vero problema sia questo: la mancanza di amore.”
Universitari è prodotto da Marco Belardi per Lotus Production insieme a Medusa (che ne curerà pure la distribuzione) e sarà nelle sale dal 28 febbraio 2013.