Jude Law

Talento versatile e fascino british: sono queste le doti che hanno permesso a Jude Law di affermarsi nel cinema internazionale. Tra i suoi ultimi lavori, quello di voce del cattivo Pitch nella versione originale di Le 5 leggende, attualmente in sala.

Walk of Fame – Jude Law – Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana 

Animale da palcoscenico e star hollywoodiana. Saranno il fascino elegante e un po’ sornione, il versatile talento che gli permette di spaziare dal musical al dramma alla commedia brillante, o quel mix di classe e british humour che hanno portato a riconoscere in lui l’erede di Michael Caine, certo è che Jude Law appare oggi come uno dei più pregevoli rappresentanti del cinema internazionale. Nato a Lewinsham, a sud di Londra, Law inizia con successo la sua carriera nel 1987 nei principali teatri del Regno Unito, prendendo parte alle più importanti produzioni e ottenendo diversi riconoscimenti. Grazie all’interpretazione nella tragicommedia di Jean Cocteau Les Parents terribles,  il giovane attore approda per la prima volta – nel 1995 – a Broadway, dove si misura con un adattamento del dramma al fianco di Kathleen Turner, Roger Rees e Cynthia Nixon. All’impegno sul palco si affianca presto, per Law, anche quello sul piccolo schermo, con la partecipazione a svariate serie e film per la televisione, mentre del 1994 è il suo debutto cinematografico con l’action-thriller Shopping di Paul W.S. Anderson, dove condivide il set con la sua futura moglie Sadie Frost.

Ma è nel 1997 che Law attira su di sé le attenzioni grazie al ruolo di Lord Alfred Douglas in Wilde, biopic dedicato al grande scrittore irlandese: da questo momento si aprono per lui le porte di Hollywood con film come Gattaca – La porta dell’universo di Andrew Niccol e Mezzanotte nel giardino del bene e del male di Clint Eastwood. Segue, nel 1999, eXistenZ di David Cronenberg, che permette a Law di offrire una delle sue migliori interpretazioni, mentre lo stesso anno si esibisce con Fiorello in una versione di Tu vo’ fà l’americano nel film Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella. Col nuovo secolo arriva il turno dei kolossal grazie a Il nemico alle porte di Annaud, A.I. intelligenza artificiale di Spielberg, Era mio padre di Mendes e Ritorno a Cold Mountain, dove lavora ancora una volta con Minghella. Nonostante la popolarità ormai consolidata, Law non rinuncia tuttavia a mettere alla prova la sua abilità recitativa con personaggi e interpretazioni degne di nota, a partire da Alfie – remake dell’omonima pellicola del 1966 – dove si misura con il ruolo del donnaiolo impenitente che fu di Michael Caine; si destreggia con cinismo e disillusione nello scambio di coppia in Closer di Mike Nichols,  ed è un autoironico e gigione Errol Flynn in The Aviator di Scorsese.

Nel 2007 si confronta ancora una volta con Caine in Sleuth – Gli insospettabili, versione diretta da Kenneth Branagh del capolavoro di Mankiewicz del 1972, e due anni dopo lavora con Terry Gilliam in Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo,  e veste per la prima volta i panni di Watson in Sherlock Holmes, rilettura in chiave action delle avventure del celebre detective firmata da Guy Ritchie, che lo vuole al fianco del protagonista Robert Downey Jr. anche per il sequel Sherlock Holmes – Gioco di ombre del 2011. Si arriva così agli ultimi anni, che hanno visto l’attore alle prese con altre produzioni ad alto budget come Contagion di Soderbergh e Hugo Cabret di Scorsese, per proseguire nel 2012 con Anna Karenina, adattamento diretto da Joe Wright del romanzo di Tolstoj, presentato in anteprima al Torino Film Festival, e con Le 5 leggende, nuovo film di animazione Dreamworks (nel quale presta la voce al cattivo Pitch) attualmente nelle sale.