Warner Bros. punta alla vetta

Conquistato nel 2012 il biglietto d'oro come distribuzione dai migliori incassi, Warner presenta un 2013 sempre molto ricco, anche se non tutti i trailer sembrano convincenti.
Intervista al Direttore Generale Nicola Maccanico
Intervista a Rolando Ravello, regista di Tutti contro tutti
Intervista a Umberto Carteni, regista di Studio illegale

Dopo 17 anni, nel 2012 la Warner Bros. torna in testa al box office italiano, come conferma il Biglietto d’oro che le sarà consegnato domani a Sorrento. E proprio nella cittadina campana, durante le Giornate professionali di cinema 2012, la società guidata da Nicola Maccanico ha presentato il suo listino per il 2013: forte e ricco, sebbene appaia un po’ meno convincente di quello dello scorso anno. Cosa che non si direbbe a guardarne l’apertura: Lo hobbit il 14 dicembre riconcilierà i fan con il talento visionario di Peter Jackson che torna ad affrontare l’immaginario di Tolkien che ha decretato il suo successo (consegnandogli anche l’ambìto premio Oscar) grazie alla trilogia del Signore degli anelli. Il 1 gennaio arriva Giuseppe Tornatore con La migliore offerta, thriller sentimentale ambientato tra i venditori d’arte il cui trailer sembra molto interessante, e poi il 17 arriverà quello che forse è il film più atteso dell’anno: Django Unchained di Tarantino che, presentato a Sorrento con un trailer esteso, ci è parso spettacolare e con meno ironia meta-filmica del solito: vuoi vedere che Quentin è cresciuto?

Desta più perplessità il resto del listino: innanzitutto la forte presenza italiana con 4 titoli, come Studio illegale di Carteni, commedia sentimentale ambientata nel mondo degli avvocati raccontato con tono ironico e interpretata da Fabio Volo; Tutti contro tutti, l’esordio di Rolando Ravello che potrebbe esser la sorpresa comica dell’anno, con una famiglia costretta a occupare un pianerottolo dopo che gli è stata occupata la casa; e poi, Una piccola impresa meridionale di Papaleo e L’ultima ruota del carro di Veronesi. Dietro questi una serie di fantasy e action non proprio travolgenti, stando alle immagini: Il cacciatore di giganti di Bryan Singer sembra seguire la scia delle riletture fiabesche degli ultimi tempi, L’uomo d’acciaio di cui si è visto solo un interessante teaser, Pacific Rim di Del Toro sullo scontro tra dei mostri robotici e degli avversari che, come da tradizione giapponese, sono dei giganteschi robot guidati dagli umani. E poi gli annunciati ma non ancora mostrati After Earth di Shyamalan sull’apocalisse, Captain Philips di Paul Greengrass sui pirati, Gravity di Alfonso Cuaròn, classica fantascienza. Progetti che non convincono, almeno sulla carta, troppo legati a idee di kolossal spettacolari con effetti speciali fin troppo sfruttati.
Meglio allora il cinema d’autore e a medio budget: Gangster Squad sfodera glamour hollywoodiano in salsa noir anni ’30, Gli amanti passeggeri è il ritorno di Almodòvar alla commedia, Carrie (molto bello il teaser mostrato) rifacimento del gran film di De Palma con la brava ed espressiva Chloe Moretz, La casa è la rilettura super splatter del film di Raimi, violentissimo fin dal trailer, mentre di Il grande Gatsby di Luhrmann, in predicato di aprire Cannes, non sono ancora state mostrate nuove immagini, oltre a quelle già viste e bellissime. Sembra un po’ giocare di conserva la Warner, e forse fa bene. Ma chi si aspettava i fuochi artificiali del 2012 rischia di restare deluso.