Ian McKellen

Un talento shakespeariano prestato al blockbuster fantasy. E' Sir Ian McKellen, che ancora una volta veste i panni dello stregone Gandalf in Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato di Peter Jackson, ora nelle sale.

Walk of Fame – Ian McKellen – Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana 

Un talento shakespeariano prestato al blockbuster fantasy. E’ Sir Ian McKellen, raffinato interprete del Bardo e ormai icona cinematografica grazie ai due ruoli che l’hanno reso noto ai più: i carismatici Magneto della saga X-Men e lo stregone Gandalf de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Nato nel Lancashire, in Inghilterra, nel 1939, McKellen sviluppa fin da giovanissimo una passione per la recitazione che lo porta a prender parte a numerosi allestimenti e spettacoli in ambito scolastico. E’ dopo la laurea a Cambridge che arriva il suo debutto da professionista sul palcoscenico, primo passo verso una lunga carriera, ancora oggi in corso, che lo vedrà lavorare con le più grandi compagnie e i nomi più prestigiosi del teatro britannico, da Laurence Olivier a John Gielgud specializzandosi proprio nel repertorio di William Shakespeare. Nel 1969 ottiene il suo primo ruolo cinematografico con A Touch of Love di Waris Hussein, partecipando in patria a numerosi film per il piccolo e grande schermo, per varcare i confini nazionali all’inizio degli anni ’90, con pellicole quali 6 gradi di separazione (1993) di Fred Schepisi, tratta dall’omonima commedia teatrale di John Guare e ottiene lo stesso anno un piccolo ruolo nell’action-fantasy Last Action Hero – L’ultimo grande eroe di John McTiernan, con il quale spiana il suo percorso cinematografico verso quella che sarà la sua strada di elezione. Due anni dopo è al fianco di Annette Bening e Robert Downey Jr. in Riccardo III, trasposizione del dramma shakespeariano firmata da Richard Loncraine che gli vale il premio come miglior attore agli European Film Awards e numerose candidature per i più importanti riconoscimenti.

Sul finire del decennio McKellen offre due tra le sue interpretazioni più intense e convincenti, grazie a L’allievo di Bryan Singer, dove è co-protagonista insieme al giovane Brad Renfro, nel ruolo di un ex criminale nazista, e Demoni e Dei di Bill Condon, che lo vede nei panni del regista di Frankenstein James Whale, durante gli ultimi suoi giorni di vita. Nominato agli Oscar come miglior attore non protagonista, McKellen ottiene grazie al film numerosi premi a vari festival di tutto il mondo. Ma è nel 2000 che per l’attore arriva la vera svolta che lo consacrerà a livello internazionale, per merito prima del ritrovato Singer, che gli affida il ruolo del villain Erik Lehnsherr aka Magneto, leader della Confraternita dei mutanti malvagi nelle prime due pellicole tratte dai fumetti Marvel X-Men, e a Peter Jackson per il quale incarna il saggio stregone Gandalf, creando uno dei personaggi più memorabili della saga pluripremiata e campionessa al box-office de Il Signore degli Anelli, tratta dal romanzo di J. R. R. Tolkien. Impegnato con entrambe le trilogie fino al 2006, quando si misura ancora una volta con il ruolo di Magneto per X-Men – Conflitto finale, diretto però da Brett Ratner, McKellen ottiene nel 2008 l’onorificenza di Order of the Companions of Honour dalla regina Elisabetta II che fa seguito a quella di Commander of the British Empire del 1979, e di Cavaliere delle Arti dell’Impero Britannico del 1990. Seguono numerosi film ad alto budget, spesso all’insegna del fantasy quali, tra gli altri, Stardust e La bussola d’oro, per poi tornare al ruolo che gli ha dato la celebrità, il barbuto Gandalf, per la trilogia de Lo Hobbit, prequel de Il Signore degli Anelli sempre diretto da Peter Jackson, attualmente nelle sale con il primo atto Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato.