È morto ieri a novantanni Damiano Damiani, figura di spicco del cinema italiano, in particolare negli anni Sessanta e Settanta. Capace di passare dallo spaghetti western di Quien Sabe? del 1966 con Gian Maria Volontè e Klaus Kinsky, a raffinati ed efficaci adattamenti letterari, come Il giorno della civetta da Leonardo Sciascia e L’isola di Arturo da Elsa Morante, fino a opere di denuncia, con uno sguardo duro e impietoso sulla realtà italiana, come ad esempio lo straordinario Girolimoni, il mostro di Roma (1972) con Nino Manfredi, Damiano Damiani fu regista eclettico, artefice inoltre negli anni Ottanta del grande successo televisivo di La piovra, dirigendone la prima stagione nel 1984.
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