Transformers

26/06/09 - Michael Bay è uno dei registi più controversi dei nostri tempi, tanto odiato dalla critica e...

Transformers – La vendetta del caduto

In breve: sequel industriale che ha tutti i difetti dei seguiti senza senso: tutto si allarga a dismisura e si perdono divertimento, equilibrio e solidità 

26/06/09 – Michael Bay è uno dei registi più controversi dei nostri tempi, tanto odiato dalla critica e dai cinefili quanto – se non amato dal pubblico – almeno latore di grandi incassi prima a Jerry Bruckheimer e a ora a Steven Spielberg, che col primo “Transformers” è riuscito a dare l`impressione che Bay fosse non solo un artificiere della settima arte, vista la sua mania per esplosioni e fuochi d`artificio vari, ma anche un regista. Impressione che si è premurato di smentire con questo secondo film ispirato ai robot giocattolo della Hasbro, capace di vanificare col suo svogliato titanismo ogni pregio del primo film.

transformersOrmai Sam sta per entrare al college e nel trasloco deve lasciare Mikaela da sola: non lascerà  però i guai che lo perseguitano. Infatti i Decepticons sono tornati alla ribalta, visto che il Caduto – mitologico predecessore della stirpe – sta per risorgere, e gli Autobot hanno bisogno delle visioni che da qualche tempo Sam comincia ad avere. La fantascienza e l`action-comedy del primo film lasciano spazio, nella brutta sceneggiatura di Ehren Kruger, Roberto Orci e Alex Kurtzman, a un arzigogolato impianto fantasy che ammicca contemporaneamente a Terminator, Indiana Jones e Tolkien diventando un malloppo di notevole pesantezza. Il film in questo senso è figlio legittimo dello spirito del suo regista, in cui la retorica militarista e patriottica tipica di certo cinema americano (il modo in cui mette in scena i soldati e li dipinge riporta al “Berretti verdi” di John Wayne) si sposano con l`atmosfera apocalittica di chi ancora non è riuscito a fare i conti con l`11 settembre, mescolando in modo improprio fede religiosa e guerra, misticismo epico e, in ultima istanza, intenti puramente commerciali. Conditi, ovviamente, da scene d`azione e combattimento interminabili (l`ultima mezz`ora – se non di più – in Egitto è ridicolmente prolissa), frastornanti eppure freddissime, tocchi di umorismo stucchevoli e del tutto fuori contesto (la replica della scena in giardino, la mamma al college, i due robot che litigano) e da fastidiosissime autocitazioni narrative – l`attacco alle portaerei come in “Pearl Harbour” – o visive – il poster di “Bad Boy”.

Il difetto principale del brutto script è nella sgangherata costruzione narrativa, in cui l`inutile e banale impianto fantasy rallenta, anzi rende praticamente nullo, ogni intreccio, tanto che dopo metà  film – in cui scioccamente arriva il climax emotivo – i personaggi svaniscono e restano solo i robot, le loro vacue parole e più di un`ora di esplosioni; per carità , fatte ad arte dai responsabili della ILM, che Bay riprende abbondando in (onnipresenti) carrelli circolari e campi lunghissimi, ma ai quali non sa dare vita, solidità  ed equilibrio. Tanto meno attendibilità , visto che non riesce a rendere personaggi i disegni animati che invadono lo schermo (per non parlare delle figurine in carne e ossa in cui si salvano solo la prima mezz`ora di Shia La Boeuf e qualche siparietto di John Turturro) e che, a livello di messinscena del cinema del futuro fatto di pixel e non di materia (come blatera qualche critico), è indietro di anni rispetto alla Pixar o al solo “Terminator”. Per chi si accontenta però si possono trovare blande inquadrature sexy di Megan Fox e rumore oltre ogni limite: a ciascuno il suo.

(EMANUELE RAUCO )

Titolo originale: Transformers – The Revenge of the Fallen
Produzione: USA, 2009
Regia: Michael Bay
Cast: Shia LaBouef, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, John Turturro
Genere: Fantascienza
Distribuzione: Universal
Uscita 26 giugno 2009

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