Sguardi sonori

15/07/09 - Se qualcuno non se ne fosse accorto, l`estate è piombata sul nostro paese con tutti...

Sguardi sonori – Film estivi e beach movies
Il gusto proibito del pop più leggero

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg15/07/09 – Se qualcuno non se ne fosse accorto, l`estate è piombata sul nostro paese con tutti i sentimenti, approfittando anche di venti africani; per cui ci sembra il caso dedicare la nostra rubrica ai film estivi, alle pellicole ambientate durante le vacanze estive e ovviamente alle colonne sonore. Che ovviamente non vedevano la firma di grandi compositori nè sono esempi immortali di musica da film, ma potevano contare sul meglio della musica pop dell`epoca. Parliamo al passato perchè il vero top dei film estivi, anzichè le riesumazione pecorecci made in America o la mediocrità  corriva dei Vanzina in “Un’estate al mare” o ai Caraibi, risale agli anni `60, quando la liberazione sottile e imperante dei costumi portava senza problemi i giovani e le giovani a esibirsi in costume. Titoli come “Vacanze a Ischia” di Mario Camerini, “Bellezze sulla Spiaggia” di Marino Girolami o “Racconti d`estate” di Gianni Franciolini, fino alla loro summa e apice “Sapore di sale” di Carlo Vanzina, dove le storie corali di amori balneari erano scandite dalla musica leggera che spopolava nei juke-box, come Edoardo Vianello (Con le pinne, fucile ed occhiali, Guarda come dondolo, Sei diventata nera) o Nico Fidenco (Legata ad un granello di sabbia) fino a ovviamente, Sapore di sale di Gino Paoli.

In America invece, dove il giovanilismo era decisamente più spinto, i beach movies erano prodotti dal target prevalentemente adolescenziale, interpretati da una coppia di meteore come Frankie Avalon e Annette Funicello interpreti di film ancora meno rilevanti di quelli italiani (“I commandos dei mari del Sud”, “Vacanze sulla spiaggia” o “Una sirena sulla spiaggia”) in cui però potevano trovare una via per il successo gruppi storici come i Beach Boys (Surfin’ USA, California Girls) o Elvis Prelsey. E proprio il re del rock ha spremuto parte della sua immensa popolarità  proprio dal filone dei film giovanili e marinari (in tutti i sensi) degli anni `60: pellicole davvero senza valore alcuno – “Blue Hawaii”, “Cento ragazze e un marinaio”, “L`idolo di Acapulco” e “Paradiso Hawaiano”) che però almeno potevano vantare una raccolta di canzoni di primissima scelta, da Can`t Help Falling in Love a Return to the Sender, vera e propria fluviale testimonianza del talento del sovrano Presley.

Un ultimo consiglio: se volete davvero godervi un`estate musicale e cinematografica che valga qualcosa, lasciate perdere le insostenibili melodie techno-pop che si trovano al cinema in questi giorni, e abbandonatevi alla musica da spiaggia dei tempi che furono.