Giffoni, identità  cercasi

18/07/09 - Arriviamo a Giffoni e come sempre quest`idea culturale, la capacità  di attrarre il...

Il 17 luglio al festival “how to survive…myself” di Nicole van Kilsdonk, “Insignificant things” di Andrea Martinez Crowther ed Eva Mendes

18/07/09 – Arriviamo a Giffoni e come sempre quest`idea culturale, la capacità  di attrarre il mondo intero in una sala, ragazzi provenienti da ben 39 paesi dversi (quest`anno 600 in più rispetto allo scorso anno), ci affascina e coinvolge. Il concorso dei “+6” (il festival è diviso per fascie d`età ) si è concluso nei primi giorni della kermesse con la vittoria di “Carlitos and the chance of a lifetime” dello spagnolo Jesus Del Cerroe, una storia sul come credere nei propri sogni superando tutti gli ostacoli e le difficoltà . Il 17 luglio invece è iniziato il festival per le categorie dei più grandi. Quest`anno il tema guida della manifestazione sono i tabù, e nona caso i primi due film visti da noi cercano di indagare sull`identità  degli individui.

giffoni-2009-intera“How to survive …myself?” è il titolo del film di Nicole van Kilsdonk presentato per la categoria “+13”, tratto dall`omonimo best-seller olandese di Francine Oomen. La regista, presente in sala, ha anticipato la visione affermando che il film “ha fatto molto bene alle ragazze”. E sicuramnte concordiamo, ritrovandoci subito davanti ad una pellicola che forse, con diversi giochi grafici, cerca di piacere un po` troppo al target di pubblico al quale sembra indirizzata ma che poi entra nel profondo della complessità  mentale e di relazioni di Rose, adolescente che deve affrontare contemporaneamente il divorzio dei suoi e il trasloco in un`altra area dell`Olanda (dal sud al nord), quindi cambio geografico ma anche mentale di abitudini, di amici, di situazioni. Dal totale della famigliola felice, mamma, nuovo papà  e piccolino di pochi mesi, la macchina da presa stacca sul primo piano della ragazza seduta nell`auto circondata da quelli che sente estranei, per poi staccare ancora solo sull`auto in campo lungo che ci racconta con un fotogramma la condizione della protagonista. Da qui, da questa solitudine comincia il suo viaggio alla ricerca di sè, del suo interiore, del suo corpo con il quale fare i conti, e il suo rapportarsi visivo con due “altre Rose”, una “buona” e l`altra “cattiva”, Rooz, che la porta allo scontro diretto con la famiglia e la scuola. Trovandosi poi al bivio importante tra giusto e sbagliato, si immergerà  fisicamente e metaforicamente in una vasca purificatrice nella sua casa new age e prenderà  la giusta decisione. Lo stesso tema è raccontato con una profonidità  e una drammaticità  diversa in “Insignificant things” di Andrea Martinez Crowther (categoria “+16”) dove protagonista è sempre un`adolescente, Esmeralda, che ricerca la propria identità  attraverso gli altri, colleziona ossessivamente diversi oggetti smarriti e rubati da persone che come lei sono incapaci di relazionarsi con le persone che amano di più. Interessantissimo è il gioco registico ad incastro cercato per i possessori degli oggetti della scatola che non sempre hanno una relazione diretta con la protagonista. Il film che ha partecipato al Sundance film festival di Robert Redford è stato prodotto da Guillermo Del Toro.

Il festival, come ogni anno, porta grandi artisti al confronto con i ragazzi e a volte, purtroppo, anche solo personaggi del mondo della televisione italiano che regalano sicuramante quella visibilità  della quale il festival cmq non può far a meno. Quindi tante saranno le star vere o presunte tali e non sempre troveremo interessante raccontare il loro passaggio. Per dovere di cronaca, il 17 è stata qui Eva Mendes che ha anticipato i suoi progetti: la partecipazione al nuovo film di Massy Tadjedin “Last night” al fianco di Keira Knightley e alla nuova versione che Werner Herzog sta preparando de “Il cattivo tenente” di Abel Ferrara. Il nuovo film si chiamerà  “Bad Lieutenant: port of call New Orleans” e l`attrice reciterà  insieme a Nicolas Cage e Val Kilmer.