Favino, Amendola e Germano volti della Roma corrotta e criminale

Intervista agli attori protagonisti di "Suburra", il film di Stefano Sollima tratto dall'omonimo romanzo di De Cataldo e Bonini
Intervista a Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola ed Elio Germano, a cura di Marilena Vinci
Intervista a Sollima, Greta Scarano, Alessandro Borghi e Giulia Elettra Gorietti

SuburraUna realtà in cui, segretamente, s’incontrano politica, alti prelati e criminalità di strada: in antichità era la Suburra, luogo ai piedi del Palatino di Roma che rivive, anche se non più in quel luogo, nel nuovo film di Stefano Sollima (ACAB e Gomorra – la serie), tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo de Cataldo e Carlo Bonini. A dar volto ai protagonisti Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola, Elio Germano, accanto a loro  Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti e Antonello Fassari.

Suddiviso in capitoli di eventi che si svolgono nell’arco di una settimana, Suburra è una crime story che, partendo dal progetto di una grande speculazione edilizia che trasformerà il litorale di Ostia in una sorta di Las Vegas, intreccia le vite di un politico corrotto, del capo di una banda criminale che gestisce il territorio e del più temuto rappresentante della criminalità romana: l’ultimo componente della Banda della Magliana. Ma i comportamenti di personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere generano un inarrestabile effetto domino che scatenerà sanguinari eventi. L’Apocalisse annunciata in apertura del film è quel 12 novembre del 2011 in cui cadde l’ultimo governo Berlusconi, un nome che per tutto il film non viene mai pronunciato.

Suburra, di cui è già in cantiere una serie prodotta e trasmessa da Netflix, è al cinema dal 14 ottobre distribuito da 01.