Ken Loach contro la burocrazia che schiaccia l’uomo

Dopo aver vinto la Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes, arriva al cinema il nuovo film del regista inglese. La nostra intervista a Ken Loach
Intervista a Ken Loach, a cura di Marilena Vinci

I Daniel BlakeRoma, 13 settembre 2016 – Si resta commossi e indignatamente increduli davanti a ciò che una burocrazia disumana riesce a (non) fare ai più bisogni dalla visione di I, Daniel Blake, ultimo film di Ken Loach, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes 2016 a breve nelle sale cinematografiche italiane.

Il film racconta di un falegname 60enne, il Daniel Blake del titolo, che per la prima volta nella sua vita è costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incredibili incongruenze burocratiche si trova nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro – pena una severa sanzione – mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Entrambi stretti nella morsa delle aberrazioni amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando come possono di aiutarsi e darsi coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato.

“Il mondo in cui viviamo si trova in una grave situazione, – aveva detto Loach ritirando la sua seconda Palma d’oro a Cannes – le idee che chiamiamo neo-liberiste rischiano di portarci alla catastrofe, ovunque. Ma la disperazione è pericolosa, voglio dare un messaggio di speranza: un mondo migliore è possibile e necessario”.

Io, Daniel Blake è in sala dal dal 21 ottobre distribuito dalla Cinema di Valerio De Paolis.