Grand Piano

Il trentaseienne regista spagnolo tenta in maniera goffa e involontariamente grottesca di rimodernare la suspense e i meccanismi perversi del cinema di Hitchcock confezionando un thriller kitschissimo pieno di scene scult e maldestramente surreale

Attesa in un non luogo: Rosarno

Gesti del lavoro, gesti della sopravvivenza, gesti di un’industria che sta fallendo nel documentario Rosarno di Greta De Lazzaris al Torino Film Festival, in Italiana.doc.

La mossa del pinguino

Un piccolo film dal grande cuore, che non nasconde mai la sua spiccata romanità, che rimane coerente e onesto con il pubblico e che si fa portatore di un messaggio positivo e ottimista in un momento in cui c’è veramente poca voglia di sorridere.

Temporary Road – (Una) vita di Franco Battiato

Tanto sfuggente e impenetrabile appare il musicista siciliano, tanto il lavoro dei due registi è chiaro, puntuale e lineare e permette allo spettatore di comprendere qualcosa di più, non tanto del processo creativo di Battiato, ma della sua vita.

Caníbal

Noir avvincente che, senza cedere il passo alla pornografia sanguinaria, manipola le definizioni, trasfigura il senso comune dei sentimenti e si infiltra nei meandri dell’animo umano e nei corridoi della coscienza cercando di sfatare il mito dell’Amore onnipotente.

Vandal

Il regista è bravo e delicato nel tratteggiare gli impercettibili, ma fondamentali cambiamenti d’umore di Chérif, sfruttando con efficacia l’energia vitale del protagonista.

Club Sandwich

Una divertente commedia esistenziale ambientata in un luogo quasi surreale, sospeso nel tempo e nello spazio, in cui le timidezze, le paure e le solitudini si amplificano e fluttuano nell’aria mosse dal potente turbinio di un ventilatore azionato alla massima velocità.

La plaga

Una storia corale che narra, con rispetto e pudore, di marginalità e solitudini contemporanee ritraendo tutto il disorientamento e la voglia di ribellione scatenati dalla crisi economica.

La bataille de Solférino

Il film della Triet trova la sua energia nella qualità dei dialoghi, logorroici, sfibranti, caotici e proprio per questo estremamente credibili e in uno stile registico essenziale e pulito che porta la macchina da presa in mezzo alle persone, là dove la storia si compie, ma anche in alto, quasi a cercare un’oggettività diversa, una distanza che non è freddezza.

La Sardegna di Casa Emmaus

Emmaus di Claudia Marelli in Italiana Doc al Torino Film Festival ci racconta, con una serie di sguardi contemplativi, scartando la frontalità e entrando anch’essa nella narrazione, la comunità terapeutica per le dipendenze e la dura quotidianità vissuta dai suoi ospiti.

Un Piavoli intimo per Casazza e Ferri

Claudio Casazza e Luca Ferri, in Italiana doc al Torino Film festival, ci regalano Habitat Piavoli, un racconto intenso e mai banale sul grande cineasta di Pianeta azzurro.

De Lillo torna a raccontare Merini

Al TFF la regista Antonietta De Lillo, ci racconta come ha ripreso i materiali preziosi girati del 1995 per presentare, come in un flusso fluido di parole, suoni e immagini la scrittrice Alda Merini in La pazza della porta accanto.