Flussi seriali

08/04/10 - La primavera è un momento fondamentale dell’anno perché le speranze per il futuro...

Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane

Friends

(Rubrica a cura di Erminio Fischetti)

flussi-seriali08/04/10 – La primavera è un momento fondamentale dell’anno perché le speranze per il futuro sembrano più costruttive e non si vede l’ora che un’altra estate prenda corpo per dimenticare definitivamente l’inverno. Il passato, nonostante sempre vivido, si fa più lontano e con esso i ricordi di una serie che ci ha accompagnati. Cosa è stato Friends per la generazione X? Un tempo in cui si attendeva la messa in onda in televisione in orario pre-serale e lo scaricamento selvaggio da Internet non si sapeva ancora cosa fosse, quando i cellulari avevano le dimensioni di un baracchino e il mitico videoregistratore ci permetteva di registrarlo quando dovevamo uscire, quando dovevamo riavvolgere il nastro per vederlo e poi scoprivamo che siccome era cattivo tempo non si vedeva bene. E il giorno dopo andavamo trepidanti a scuola per farci raccontare cos’era successo. Per tutti noi che lo abbiamo visto, apprezzato e amato ha rappresentato il cuore e l’essenza dell’amicizia sul piccolo schermo e motivo di aggregazione fuori. Tutti ne parlavamo, ne discutevamo, c’era chi tifava per la storia di Ross e Rachel, chi lo guardava per sentire le ultime perle di saggezza di Joey, chi per le battute non proprio calzanti di Chandler, chi per la mitica Phoebe o chi per assistere alle crisi di Monica. Per dieci anni, fra il 1994 e il 2004, ha rappresentato una tappa fondamentale andata di pari passo con la crescita, un passaggio più o meno obbligato. Una sitcom amata e apprezzata in tutto il mondo grazie a quella vena vagamente sopra le righe e a quella lieve autoreferenzialità con cui raccontava la generazione dei quasi trentenni degli anni Novanta.

friendsFriends è stato il prodotto seriale che più di ogni altro ha definito quel breve attimo che precede la definitiva perdita dell’innocenza e della felicità della fanciullezza. Quest’ultima oramai per sempre andata, è volata via e con essa i ricordi edulcorati di cui sembra così ricco il passato. E poi capiamo che la felicità era in quegli attimi, in quei momenti e non in quelli futuri che probabilmente non sarebbero arrivati mai. Non è un caso che sia stata forse la serie più popolare di quel decennio. Perché Joey, Chandler, Monica, Phoebe, Ross e Rachel rappresentano ognuno un tassello di quegli anni, di quei momenti in cui la nostra fanciullezza ha fatto i conti con un mezzo che ha determinato la nostra crescita. Mentre lo guardavamo sono successe tante cose, insieme alla loro anche la nostra vita è cambiata in quel frangente in cui il passaggio nel diventare adolescenti e poi, probabilmente, adulti ha innescato tante complesse contraddizioni. Tutti sappiamo chi sono stati quei sei giovani newyorkesi un po’ nevrotici e quando tutto è finito i tempi erano già maturi per una loro uscita di scena e qualcosa si è spezzato. Come in loro anche in noi. Improvvisamente il mondo è diventato un luogo più oscuro e reale, la maturità ha dovuto fare posto a qualcos’altro e tutti siamo anadati avanti verso altre strade, ma con quel sentimento di malcelato affetto verso dei tempi che, nel bene e nel male, non torneranno mai più se non in una nostalgica visione delle eterne repliche sempre intorno a noi, sempre a portata di mano, ma ahimé riguardarle procura una fitta al cuore perché sembra di assistere ad un passato così lontano che sembra non appartenerci più. E pensiamo davvero di essere molto cambiati. In peggio.

Friends
Titolo originale: id.;
Creatori: David Crane, Marta Kauffman;
Interpreti: Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc, Matthew Perry, David Schwimmer;
Produzione: USA, 1994-2004;
Durata: 25’ circa (10 stagioni, 238 episodi)
Distribuzione originale: *22 settembre 1994- + 6 maggio 2004- NBC;
Distribuzione italiana: 23 giugno 1997 Raitre, poi spostato su Raidue;
Attualmente in replica su Italia 1 alle 8.40 del mattino