Roan Johnson racconta studenti in bilico con l’età adulta

Presentato nella sezione Prospettive Italia del nono Festival del film di Roma "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson, film totalmente indipendente e auto finanziato. Intervista al regista
Intervista a Roan Johnson a cura di Marilena Vinci

Roma, 22 ottobre 2014 – Un gruppo di cinque studenti universitari le cui strade stanno per dividersi, dopo aver vissuto assieme nella stessa casa per anni, sono i protagonisti di Fin qui tutto bene, seconda opera alla regia di Roan Johnson dopo I primi della lista.

Presentato in Prospettive Italia, il film è una commedia divertente e venata di malinconia, in cui vediamo i protagonisti nei loro tre ultimi giorni all’interno dell’appartamento di Pisa in cui hanno condiviso qualunque cosa, dalle pasta col nulla alle nottate sui libri, dalle sfrenate feste fino all’alba alle lunghe litigate.

Scritto dallo stesso Roan Johnson assieme alla compagna Ottavia Madeddu, il film è stato realizzato da una piccola troupe e da giovani attori Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini e l’amichevole partecipazione di Isabella Ragonese.

Il titolo, “Fino a qui tutto bene”, viene da “L’odio” di Mathieu Kassovitz: “Uno dei miei film preferiti, lo amo. – dice il regista – L’abbiamo usato con ironia per indicare gli anni dell’università, un periodo protetto, divertente, ma anche una bolla”.

Il film ha una genesi particolare, come racconta il regista italo inglese nell’intervista e anche la produzione lo è stata: nessuno ha percepito un compenso per realizzarlo ma a tutti è stato riconosciuto un pezzetto di paternità. cast & crew non sono stati pagati, ma parteciperanno percentualmente agli incassi e alle altre entrate. Un film veramente indipente che arriverà nelle sale il 19 m arzo 2015 con Microcinema.

 

MARILENA VINCI