Alice

24/06/10 - "Alice" di Oreste Crisostomi: atmosfere ed eccentricità. Se solo ci fosse anche il cinema...

Atmosfere ed eccentricità: se solo ci fosse anche il cinema…

24/06/10 – Quando un regista esordiente, per dare spessore al proprio debutto, sciorina riferimenti colti continui tanto nel film quanto nelle dichiarazioni c’è qualcosa che non va, come se non si fidasse della sua capacità di attrarre lo spettatore. E’ ciò che accade al primo film di Oreste Crisostomi, che dal teatro e dall’arte sforna un brutto film che fraintende le ispirazioni e sembra allo stesso tempo frivolo e pretenzioso.

alice crisostomiAlice è una ragazza insicura, vessata dalla madre e dal matrimonio della sorella e innamorata di un collega che non la fila; troverà la forza di andare avanti nell’imbranato Carlo. Commedia sentimentale con venature favolistiche, scritta dal regista, ispirandosi a detta sua a Hopper, alla Novella Vague, a Fellini, a Kaurismaki e chi più ne ha più ne metta. Il tutto per raccontare la storiella del pulcino che deve imparare a volare da solo e lo farà scontrandosi con le (minime, ridicole) difficoltà del mondo, trovando la vicinanza di amici e vicini e l’amore dove meno te lo aspetti (e quindi lo indovini dopo pochissimi secondi). Le continue bellurie visive – che la fotografia non sa padroneggiare – i riferimenti di regia, le citazioni spicciole, riescono a irritare ancora di più, perché paiono fumo negli occhi di uno spettatore che in questo modo non dovrebbe cogliere la vacuità del film e il neo-conformismo atroce che lo percorre a tutti i livelli, specie nei confronti dei personaggi femminili. La sceneggiatura di Alice, poi, assembla sottotrame e scenette in modo casuale aggravando le incapacità di Crisostomi che, come regista, si limita ai colori, dimenticando il cuore delle immagini – intrappolate da un bagaglio linguistico meno che televisivo fatto di primi piani e mezze figure – e dei suoni, confusi dalla colonna sonora, maltrattati da dialoghi pretenziosi e mai divertenti, resi al minimo sindacale (e nemmeno sempre) da un gruppo di attori più o meno esperti che recitano con “la mano sinistra”.

“Ci sono cose che pesano come macigni e altre che volano come palloncini”, dice Catherine Spaak: speriamo nel secondo termine di paragone, ma abbiamo paura che sia il primo.

EMANUELE RAUCO

Produzione: Italia 2010
Regia: Oreste Crisostomi
Cast: Camilla Ferranti, Catherine Spaak, Fioretta Mari, Massimiliano Varrese, Giulio Pampiglione, Gisella Sofio, Emanuela Aureli, Antonio Ianniello, Anna Longhi, Caterina De Regibus, Anna Dalton, Elena Sinibaldi, Gianfranco Barra, Mico Cundari
Genere: commedia
Durata: 99′
Distribuzione: Medusa
Data uscita venerdì 25 giugno 2010

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