Belli e indipendenti

16/03/12 - Il documentario sulla tragedia del cinema Statuto: Sale per la capra di Vincenzo Greco, Marta Evangelisti e Fabrizio Dividi, che abbiamo intervistato.

Belli e indipendenti – Indagine sull’odierno cinema indipendente a cura di Giovanna Barreca

Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA a:

  • il co-regista Fabrizio Dividi
  • Torino è la città cinematografica per eccellenza, dove nacque la prima industria italiana del cinema agli inizi del secolo scorso e dove oggi alla Mole Antonelliana, presso il Museo Nazionale del Cinema, è conservato il Moloch, parte della scenografia di Cabiria, il kolossal  firmato da Giovanni Pastrone e con le didascalie di Gabriele D’Annunzio. E poi, come afferma Gianni Rondolino: “Torino creò un festival del cinema giovane fatto di giovani e per i giovani” (oggi Torino Film Festival). E, come abbiamo avuto modo di testimoniare anche noi in questi anni, la manifestazione coinvolge davvero tutta la città come nessun altro festival italiano: si può sentire parlare per le strade, sul tram del film visto la sera precedente, senza contare che le sale sono affollate da spettatori appassionati, non solo da addetti ai lavori.

    Premessa necessaria per capire ancor meglio il contesto che ha portato e ha reso necessario il documentario Sale per la capra di Vincenzo Greco, Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti. I tre giovani autori hanno voluto rendere testimonianza e storicizzare un passaggio importante vissuto dalla città perché esiste una sorta di spartiacque tra “il prima e il dopo” la tragedia del cinema Statuto. Il 13 febbraio 1983 alle 18.07, nel corridoio laterale della platea, un cortocircuito causò un incendio che portò alla morte per asfissia di 64 persone. Un cinema restaurato da poco diventa un’enorme camera a gas, mentre la commedia La capra di Francis Veber con Gérard Depardieu e Pierre Richard continua ad essere proiettata, fino a quando il fumo, ormai propagatosi in tutta la sala, non raggiunge la cabina di proiezione. Tutti si accorgeranno troppo tardi di tutto, tanto che anche i vigili del fuoco verranno chiamati solo alle 18.20 e, come ricorda il vigile Agostino Tortoreti: “quando arrivammo era troppo tardi”. I tre registi, attraverso immagini d’archivio provenienti da tv locali e dal Tribunale di Torino (straordinarie quelle dell’esperimento giudiziario), hanno ricostruito l’accaduto e, attraverso le testimonianze del sindaco di allora Diego Novelli, di Gian Carlo Caselli -il magistrato che istituì l’istruttoria-, di Sergio Cabodi, presidente associazione vittime dello Statuto, di Bruno Geraci, giornalista RAI tra i primi ad accorrere al cinema, e di Lorenzo Ventavoli – allora programmatore della sala (suo anche lo spot sui quotidiani che ha dato origine al titolo del documentario) – hanno riportato alla memoria quel tragico pomeriggio, ma soprattutto – operazione che rende davvero interessante il film – hanno studiato il cambiamento che l’evento ha causato.

    Nell’intervista con Dividi, infatti, non ci siamo soffermati tanto sull’aspetto cronachistico dell’evento, ben raccontato nel documentario, ma sull’esplorazione della verità della situazione che l’autore e i suoi colleghi, proprio perché giovanissimi allora – e quindi non testimoni diretti – hanno potuto raccontare con il distacco necessario per poter guardare anche oltre l’avvenimento e la commozione per i tanti morti. Un documentario intenso e mai retorico, capace di guidare lo spettatore nella scoperta dei fatti e nella riflessione sul nostro Paese che, come ci ricorda una vecchia testimonianza del Presidente della Repubblica di allora, Sandro Pertini (uno degli estratti più commoventi), stava vivendo una terribile stagione di terrore: “Devo star vicino al popolo italiano sempre, in tutte le sue sventure, ma la mia presidenza è stata tormentata, non faccio che andare a funerali, vicino al popolo italiano per i terremoti, per il terrorismo, per quello che fa la mafia, la camorra”. Dopo l’ottima accoglienza al cinema Romano, all’interno del Piemonte Movie, la prossima proiezione di Sale per la capra è fissata per il 23 marzo ore 21.00 presso la Cascina Roccafranca, e su www.dinamovie.it o sul sito del film http://www.saleperlacapra.com potrete trovare le prossime date nazionali, mano a mano che verranno fissate.