Brenda Blethyn “In Person”

22/06/09 - E` una grande attrice britannica, ha dato il meglio di sè nel capolavoro "Segreti e bugie" di...

Edinburgh Film Festival: Brenda Blethyn si confessa agli incontri In Person

(Dal nostro inviato Massimiliano Schiavoni)

edinburgo22/06/09 – E` una grande attrice britannica, ha dato il meglio di sè nel capolavoro “Segreti e bugie” di Mike Leigh, Palma d`Oro a Cannes nel 1996 e trampolino di lancio anche per lei, che, non più giovanissima, si ritrovò catapultata d`improvviso alla notorietà  internazionale, all`apprezzamento critico in Europa e oltreoceano, e a un passo dall`Oscar. E` Brenda Blethyn, attrice dotatissima, talvolta manierata e mal servita dai registi, ma sempre vibrante di umana verità ; all`apparenza una tranquilla signora inglese di mezza età , molto cordiale e animata da un ottimo senso dell`umorismo. Così almeno è apparsa nell`ambito degli incontri In Person dell`Edinburgh Film Festival, serie di appuntamenti in cui autori e attori si concedono al loro pubblico per ripercorrere insieme le tappe più significative delle loro carriere e per mostrarsi anche in una veste più informale e confidenziale. Nello spazio In Person è già  passato Sam Mendes. Dopo Brenda Blethyn, sarà  il turno di Roger Corman, Darren Aronofsky, Bill Forsyth, Joe Dante, e altri volti di risonanza più nazionale come Seamus McGarvey.

brenda-blethynBrenda Blethyn vi ha partecipato a corredo della presentazione al festival, in anteprima mondiale, del suo nuovo film “The Calling”, diretto da Jan Dunn e cointerpretato da vecchie glorie britanniche come Susannah York e Rita Tushingham, film che si preannuncia controverso, incentrato su tematiche religiose e vocazioni spirituali. Nell`incontro di oggi, l`attrice ha ripercorso, coadiuvata da brevi clip dei suoi film più famosi, i vari passi del suo percorso artistico, a partire dal fatidico 1996 in cui commosse e fece sorridere mezzo mondo con la sua tragicomica agnizione di avere una figlia nera in “Segreti e bugie” di Leigh. Ha parlato del metodo di regia da lui adottato, che si radica effettivamente (è lei stessa a darne una vigorosa conferma) nell`improvvisazione e nel rifiuto dello script tradizionale, avvalendosi di una prassi più teatrale che cinematografica. Tale tendenza alla recitazione teatrale ha facilitato ulteriormente le inclinazioni di Brenda Blethyn, che infatti ha ribadito una forte predilezione per il teatro. Tuttavia nel procedere delle domande e risposte ha più volte espresso anche una spontanea (e umile) poliedricità , che la induce a spaziare dal teatro al cinema, alle produzioni televisive con estrema serenità . Ed estremamente umile è stata la sua ammissione di aver iniziato a fare cinema sui 50 anni per puro caso, senza averci mai pensato seriamente fino a quel momento (Segreti e bugie era soltanto il suo terzo film), dopo esser stata scelta a sorpresa da Robert Redford per un ruolo secondario in “A River Runs Through It”. Pur prediligendo i ruoli britannici, ha più volte accettato ruoli di donna americana, facendo ricorso a un “voice coach” per affinare gli accenti a seconda delle necessità , ma ha anche precisato che, all`inizio di un nuovo progetto lavorativo, è preferibile curarsi poco dell`accento ed eventualmente lavorarci in un secondo tempo. Riguardo alle sue varie esperienze americane ha per lo più raccontato del suo lavoro in “Lovely & Amazing” di Nicole Holofcener, opera che risale al 2001 in cui ha avuto modo di confrontarsi con Catherine Keener, e al riguardo ha sottolineato la sua tendenza a farsi madre delle attrici che interpretano sua figlia sullo schermo. Sebbene non ami interpretare donne americane, tuttavia Brenda Blethyn si è dichiarata orgogliosa dell`accoglienza che viene spesso riservata agli attori britannici dalle produzioni statunitensi. “Ci guardano come attori di prestigio”, ha detto, “perchè spesso veniamo dal teatro, e perchè abbiamo ancora un`industria teatrale”.

Traspare, insomma, un certo orgoglio nazionale, nel suo rapporto verso l`establishment del cinema americano e verso la sua attività  di attrice in generale; non a caso, a una delle domande del pubblico sui suoi futuri progetti, ha risposto con molta fermezza “Sicuramente altri film britannici, poi vediamo”.

A domani.