Come ammazzare il capo…

26/07/11 - Gran cast e sceneggiatura divertente per questa commedia che affronta un tema inflazionato senza mordente e una vena dark appropriata.

Divertente black comedy diretta da Seth Gordon sulla base di un racconto di Michael Markowitz, Come ammazzare il capo e vivere felici è interpretata da Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Colin Farrell, Kevin Spacey, Jamie Foxx nonchè Jennifer Aniston per la prima volta in un ruolo da cattiva. Al centro della trama tre amici (interpretati da Bateman, Day e Sudeikis) che decidono di uccidere i loro rispettivi, prepotenti, nonché violenti boss (Spacey, Aniston e Farrell). I tre impiegati, le cui vite professionali stanno soffrendo per mano dei loro superiori, sono arrivati a non poterne più. Nick (Bateman) lavora presso una società finanziaria, in cui il suo capo Harken Dave (Kevin Spacey), tra innumerevoli abusi, gli promette un’inesistente promozione e intanto lo fa sgobbare come un mulo. Dale (Day) lavora come assistente dentale della dottoressa Julia Harris (interpretata da un’efficace Jennifer Aniston), che continua a molestare sessualmente lui e i suoi pazienti. Kurt (Sudeikis) ha un rapporto fantastico con il suo capo Jack Pellitt (interpretato da Donald Sutherland), finché un giorno questi non muore per un attacco cardiaco. Gli subentra il figlio cocainomane Bobby (Colin Farrell), che tradisce ogni aspirazione umanitaria, ecologica e benefica del padre.

Una notte, mentre sono fuori a bere, Kurt dice a Nick e Dale che le loro vite sarebbero molto più felici se uccidessero i loro “padroni”. Mentre Dale dice inizialmente che non può accettare il piano, cambia rapidamente idea quando Julia minaccia di dire alla sua fidanzata Stacy (interpretata da Lindsay Sloane) che hanno fatto sesso insieme: un’evidente e subdola bugia. I tre decidono così di affidarsi ai consigli dell’ex-galeotto in libertà vigilata Dean Jones (un irresistibile Jamie Foxx) per uccidere i capi simulando provvidenziali incidenti, in modo da non farsi scoprire. Una commediola ristoratrice con un ottimo impianto di sceneggiatura e un grande cast, che però rimane troppo in superficie per affrontare un tema già così abusato, soprattutto negli States. Per altro la pellicola rimanda a quella del 1994 Il Prezzo di Hollywood di George Huang, sempre con Kevin Spacey nella parte del capo dittatore, ma lì si poteva parlare di vera black comedy e il quadro che ne veniva fuori, seppur agghiacciante, riusciva a penetrare nella mente degli spettatori, restituendo il ritratto di una società marcia, ma reale. In questo caso tutto rimane macchiettistico, i personaggi portati al paradosso non riescono a essere neanche troppo verosimili. Grandissimo Foxx nella parte del consigliere dei tre, perché è un duro finito in galera solo per aver piratato il melò strappalacrime La neve cade sui cedri.

LIA COLUCCI

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