Controtendenza Fandango

01/07/11 - Presentato stamane, il listino di Procacci propone 8 film di cui 5 italiani ma non si tratta di commedie, il genere su cui stanno puntando molti distributori.

Ascolta le interviste di RADIOCINEMA a:

  • Daniele Gaglianone
  • Gianni Paciotti e Gabriele Spinelli
  • Matteo Rovere
  • Miriam Giovanelli
  • Pippo Mezzapesa
  • Giulio Manfredonia
  • Gianluca Pignataro, responsabile marketing Fandango
  • “La commedia non può essere l’unico genere per raccontare una storia così come è improbabile che il suo successo duri in eterno”. Presenta così il listino di Fandango, il produttore Domenico Procacci che, in anticipo sulle Giornate di Riccione, ha convocato la stampa per dare una sbirciata alla line-up che la compagnia porterà in sala da qui alla fine dell’anno. Sulla carta i film, 8 titoli di cui 5 italiani, sono di vario genere e di ispirazione letteraria, ma quello che colpisce è appunto la controtendenza Fandango nel non puntare su pellicole da ridere come fanno invece i concorrenti più grossi, i distributori e produttori che dominano il mercato nel nostro Paese, tipo Rai Cinema e Medusa. Per trovare un pizzico di commedia nel catalogo Fandango bisogna citare Gli sfiorati, il nuovo film di Matteo Rovere (Un gioco da ragazze) tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi. Un film che si definisce un’audace commedia d’autore con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Michele Riondino, Asia Argento e Claudio Santamaria. Sempre da un libro, anche se stavolta un bestseller di culto come “Sulla strada” di Jack Kerouac è tratto On the Road di Walter Salles. Interessante e atteso adattamento che promette di portare sul grande schermo il manifesto della beat generation. Vedremo se Steve Buscemi, Amy Adams, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen e Kristen Stewart saranno all’altezza dell’impresa. Proviene invece dal mondo dei fumetti e non da quello della letteratura classica invece L’ultimo terrestre, esordio alla regia di uno dei maggiori fumettisti nostrani, Gianni Pacinotti, in arte Gipi. Malgrado il titolo l’autore ha tenuto a precisare che non si tratta di un film sugli alieni ma piuttosto sulla grazia e la verità. va detto però che il trailer presentato stamane e la breve descrizione lo contraddicono in pieno. Di sicuro il film attirerà molti, per lo meno tutti quelli interessati ad una storia che sulla carta mostra l’ultima settimana sulla terra prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre. Da segnalare nel cast, Roberto Herlitzka.

    Attori poliedrici e di appeal anche in Ruggine, il nuovo lavoro di Daniele Gaglianone (Pietro), un dramma interpretato da Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino che Procacci coproduce con Gianluca Arcopinto. Tratto anche questo da un libro, scritto da Stefano Massaron, il film è ambientato nell’estate del ’77 e segue un gruppo di ragazzini in una città industriale del Nord dove vengono violentate e brutalmente assassinate due bambine. Fatti di sangue anche al centro di un’altra pellicola, La faida di Joshua Marston, il regista di Maria Full of Grace vincitore dell’Orso d’argento all’ultimo festival di Berlino. E sempre da Berlino, anche se dell’edizione 2010 arriva Il sentiero di Jasmila Zbanic, vincitrice dell’Orso d’oro con Grbavica. Il film racconta fatti di grande attualità con una donna forte e emancipata costretta a scontrarsi col fondamentalismo religioso per vivere serenamente l’amore in Bosnia. Esordio al lungometraggio sempre mutuato dalla letteratura invece per un italiano, Pippo Mezzapesa, molto apprezzato per i suoi documentari e cortometraggi. Stavolta il regista si cimenta con Il paese delle spose felici, tratto dal romanzo di Mario Desiati. Molta attesa per Diaz – Don’t Clean Up This Blood una produzione internazionale che racconta l’irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001, episodio definito da Amnesty International “la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la Seconda guerra mondiale”. Diretto da Daniele Vicari, il film con Elio Germano e Claudio Santamaria è stato già al centro di polemiche: la prima nata dalla non partecipazione al progetto di RaiCinema che invece collabora su tutti gli altri film coprodotti da Fandango. La seconda scaturita da alcune affermazioni di Procacci, piccato per la non collaborazione, attraverso la messa a disposizione di auto e vestiario, della polizia al film. Affermazioni che oggi il produttore ha spiegato, precisando che “nessuno è mai obbligato a dare il suo contributo ad una pellicola”. Ma visti i temi trattati è evidente che le polemiche non finiranno qui. Di sicuro la compagnia crede molto nel progetto, tratto da un libro omonimo sempre distribuito dalla Fandango, anche se sezione libri. Procacci sostiene infatti il 70% del budget mentre il restante 30 è a carico dei coproduttori Mandragora e Le Pacte, con cui la compagnia ha già realizzato Habemus Papam e Gomorra. E per il futuro? In attesa di sapere se e quali di queste pellicole andranno a Venezia, il cui direttore artistico Marco Müller non avrebbe ancora visto nessuno di questi film, stando a quanto detto da Procacci, la Fandango lavora al listino del 2012 con diverse opere in lavorazione. E’ il caso di Big Sur di Matteo Garrone, l’opera seconda di Susanna Nicchiarelli, La scoperta dell’alba, tratta dal libro di Walter Veltroni, due opere di Anna Negri e Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek.

    VALENTINA NERI