Disastro a Hollywood

16/04/09 - Il cinema nel cinema è un`interessante pratica narrativa e metalinguistica - come il...

Oziosi sorrisi

disastro-a-hollywood16/04/09 – Il cinema nel cinema è un`interessante pratica narrativa e metalinguistica – come il teatro nel teatro o la letteratura nella letteratura – che, oltre ad aver raccontato in maniera complessa cosa si nasconde dentro e dietro un film, ha dato vita a un bel po` di opere di gran livello, su tutti Le Mèpris di Jean-Luc Godard ed Effetto notte di François Truffaut. Più rari, anche perchè meno interessanti, i film esplicitamente legati al produttore, al lato economico e divistico del cinema, e della sua Mecca. Tra questi va annoverato il nuovo film di Barry Levinson, ambientato dietro le quinte di Hollywood, tra i suoi intrighi e le sue follie seguendo le (vere) peripezie di un produttore. E seppure il risultato è piacevole, viene da chiedersi cui prodest? Il film narra le vicende di Ben, un produttore che ha diversi problemi da affrontare: un film in uscita che però si prospetta come un flop colossale anche a causa dell`atteggiamento del suo regista, un alterco con Bruce Willis che non vuole tagliarsi la barba per il suo ultimo film e per finire il rapporto con la sua ex moglie, di cui è ancora è geloso. Come Fierce, lo sfortunato film al centro della pellicola, anche questo scritto da Art Linson (e tratto dal suo romanzo autobiografico) è un film votato al flop e al fallimento, una commedia caustica e satirica, più esplicita di Amanti, primedonne, ma molto meno velenosa di I protagonisti, che riprende temi e toni della serie HBO Entourage ma non riesce, attraverso i personaggi, a catturare l`attenzione del pubblico non addetto ai lavori (e infatti ha incassato meno di un decimo del suo costo).

Il film ovviamente scandaglia con occhio acido, ma in fondo bonario e in un certo senso rassegnato, gli ingranaggi e i processi industriali che regolano ogni aspetto della produzione hollywoodiana, dai rapporti – umani e non – con le star fino alla percezione e all`interpretazione dei giudizi del pubblico (le scene più spassose, a inizio e fine film, sono le proiezioni al pubblico e quella al Festival di Cannes), cercando di giocare sui vari livelli comunicativi, non sempre però riuscendo nell`intento dissacratorio. Il problema del film è sostanzialmente nel manico, nell`assunto narrativo del tutto interno allo stesso ambiente, che non esce mai dal suo steccato, non cerca una comunicazione col pubblico, nè può farlo se usa grandi attori nel ruolo di loro stessi o quasi. Levinson prova a giocare con i mezzi del cinema, soprattutto il montaggio (di Hank Corwin) o la colonna sonora (compilation di altre colonne sonore supervisionate da Marcelo Zavros e Allan Meson), ma resta un film freddo, il cui script, perfettamente calibrato sulla carta, non riesce a diventare interessante racconto filmico, o perlomeno non più di un paio di risate o trovate narrative. Di sicuro, il ricchissimo cast sarebbe dovuto essere un lasciapassare e De Niro riesce – una volta tanto – a far dimenticare le prove alimentari degli ultimi tempi, ma come detto, l`uso di Sean Penn, Bruce Willis, John Turturro, Catherine Keener eccetera nel ruolo di se stessi o di caricature di veri personaggi genera ancora più dubbi sul senso ultimo dell`operazione. Che può divertire il critico e l`appassionato, ma lascia quella sensazione di vuoto che resta quando si vede qualcun altro divertirsi di ciò che non si comprende.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: What Just Happened?
Produzione: USA 2008
Regia: Barry Levinson
Cast: Robert De Niro, Sean Penn, Catherine Keener, John Turturro, Robin Wright Penn, Stanley Tucci, Kristen Stewart, Bruce Willis
Durata: 107′
Genere: commedia
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 17 aprile 2009