Falso specchio

17/03/09 - L`abbiamo già  detto. La stagione in corso non ha offerto grandi soddisfazioni agli...

Falso specchio – Finalmente documentario
(Rubrica a cura di Silvio Grasselli)

falso-specchio-interno.jpg17/03/09 – L`abbiamo già  detto. La stagione in corso non ha offerto grandi soddisfazioni agli amanti del documentario. Soprattutto se si guarda al listino delle uscite in sala. Ma nulla è perduto. Le cose continuano a muoversi, manifestazioni, eventi, piccole proiezioni locali seguitano nella promozione e diffusione del cinema documentario e anche le sale del circuito ufficiale delle prime visioni non restano mai del tutto sguarnite. Così due lungometraggi documentari vengono distribuiti a livello nazionale per il grande schermo quasi in contemporanea. Tutti e due hanno iniziato il loro lento – e speriamo lungo – cammino dall`emerito Festival dei Popoli di Firenze (del quale abbiamo scritto a novembre su queste stesse pagine digitali). Rumore bianco del giovane Alberto Fasulo intesse un`originale tela di materiali disomogenei, osservazioni intimistiche, documentazione scientifica, narrazione, all`interno d`un film che non teme la distanza dai modelli più corrivi e comuni e sembra invece trarre lezione proficua dai grandi autori internazionali; la sfida è quella di raccontare un fiume, il Tagliamento, il suo presente ma anche le storie che si porta dietro nel suo silenzioso scorrere verso un futuro incerto inquietantemente diretto verso il dissolvimento. Cinema Universale D`Essai è invece esperienza tipica del documentario nostrano: tecnicamente raffazzonato, discorsivamente esiguo, tematicamente appesantito d`idee accennate senza mai essere realmente calate nel gioco del testo. Federico Micali, nome arcinoto nel giro fiorentino e molto oltre, punta sulla memoria collettiva d`una comunità  solida e ristretta come quella della cittadinanza del capoluogo toscano. L`esperienza della piccola storica sala dell`Universale diventa pretesto per ragionare sull`evoluzione cronologica dei costumi sociali e delle temperie politiche; il tono però è quello della malinconica rimpatriata, del pittoresco aneddoto, della testimonianza goliardica e cameratesca.

In conclusione una breve nota sulla bella iniziativa che a Roma, al quartiere Centocelle, ha scelto di dar conto di alcune delle migliori produzioni documentaristiche nazionali escluse dai grandi festival, dai palinsesti tv, dai cicli delle sale specializzate; insomma da una visibilità  quale che sia. “Spariti” ha aperto il suo piccolo palinsesto lo scorso venerdì, proiettando Vota Provenzano, lungometraggio vivace e impuro del quasi-esordiente Salvatore Fronio: un`esperimento sulla percezione della mafia in un paese ormai intorpidito e assuefatto che mescola l`inchiesta, il film saggio e la candid camera. Il programma della manifestazione continuerà  con Code di lucertola di Valentina Giovanardi (giovedì 19/3/09), sullo stato degli istituti di terapia psichiatrica, e chiuderà  con il film censurato di Alessandro Rossetto Feltrinelli (venerdì 27/3/09). Per il programma completo, l`indirizzo e gli orari potete consultare www.100celleaperte.org. A martedì prossimo.