FEdS: cinque anni di risultati

26/07/11 - Stamane il presidente Dario E. Viganò ha reso noto il report sull'attività svolta dall'ente dal 2006 a oggi, quando venne chiamato a guidarlo.

Presentato stamane il Report sull’andamento strategico della Fondazione Ente dello spettacolo (2006-2010). Ad illustrare attività e risultati dell’ente, il presidente dello stesso, Dario E. Viganò che ha fortemente voluto questo bilancio grazie al quale è possibile trarre un quadro preciso della crescita della Fondazione negli ultimi 5 anni. Corredato da un cd, il volume di 237 pagine segue le tappe che hanno portato l’Associazione ente dello spettacolo, nata nel 1946, a diventare Fondazione riportando testimonianze illustri di addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni, e citando dati e traguardi raggiunti. Tra questi le tante collaborazioni che l’Ente ha saputo stabilire a vari livelli con partner prestigiosi: da Cinecittà Luce fino ai Cahiers du cinema, passando per Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale, Museo del cinema di Torino. Ma anche le partnership con mezzi di informazione e organi di stampa come Adnkronos, Sole 24 ore, Yahoo, Libero, ComingSoon, solo per citare i principali. Fiore all’occhiello dell’Ente resta comunque La rivista del Cinematografo, il più antico giornale sul cinema italiano, ideato nel 1928, anche se la Fondazione può vantare di aver recentemente creato una newsletter con oltre 10mila iscritti e una rassegna stampa letta da 3,200 utenti. In questi anni poi il presidente Viganò ha saputo dare ulteriore risalto all’immagine della sua Fondazione grazie anche alla creazione di manifestazioni e premi dedicati alla settima arte in grado di veicolare quei valori umani che sono alla base anche della cristianità. Sono nati così il premio Navicella, gli Rdc Award e il Tertio Millennio Film Fest.

“La serietà del lavoro, anche grazie alla squadra – ha detto stamane Viganò spiegando il successo della Fondazione – ha permesso di mantenere alcuni tradizionali stakeholder a cui si sono aggiunti molti soggetti che a titolo differente condividono l’avventura della Cultura nel Cinema, che come detto dal Cardinal Bagnasco, è capace di “comunicare bei valori” tramite un linguaggio che muove dritto al cuore delle persone”. A tutto questo la Fondazione aggiunge un ulteriore impegno per il cinema, producendo in questi mesi il documentario sulla vita di Don Danilo Cubattoli, dal titolo Don Cuba, diretto da Riccardo De Cal. Decano dei cappellani delle carceri d’Italia, Cubattoli fu un critico cinematografico: insieme a Giorgio Bruni e Nazareno Taddei, cominciò ad occuparsi di cinematografia presso il nuovo istituto di pena di Sollicciano per alleggerire la pena ai detenuti e favorirne il riadattamento. Grazie a queste attività e al suo impegno nell’ACEC – Associazione Cattolica Esercenti Cinema – poté collaborare con autori come Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Marco Bellocchio, Tonino Guerra, Ermanno Olmi e Roberto Benigni. Desiderava che la Chiesa si muovesse con maggiore determinazione nel dare valore al nuovo linguaggio creato dal cinema.

VALENTINA NERI