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23/04/09 - Pedro, la rivoluzione politica e sessuale, il progressismo politico della nuova Spagna...

Manierismi almodovariani

23/04/09 – Pedro, la rivoluzione politica e sessuale, il progressismo politico della nuova Spagna: gli ingredienti della parte “rosa” della nuova movida cinematografica sono pronti. E anche se cucinarli dovrebbe essere un gioco da ragazzi, è più difficile di quanto sembri, perchè il sapore sembra sempre lo stesso. Se poi il cuoco è Nacho Garcìa Velilla, all`esordio al cinema dopo molta televisione di successo, non ci si dovrebbe aspettare più di una gradevole pellicola da relax pomeridiano, piuttosto che un prelibato piatto da cena.

fuori-menuMaxi è il direttore di un ristorante esclusivo nel quartiere gay di Madrid e cerca, assieme alla libidinosa maitre Alex, di ottenere la sua prima stella della guida Michelin: ma l`arrivo improvviso dei figli di lui e il triangolo sentimentale tra Maxi, Alex e Horacio renderà  tutto molto molto difficile. Praticamente una sitcomedy di due ore, scritta dal regista con David Sà nchez Olivas, Oriol Capel Mir e Antonio Sà nchez, in cui l`umorismo e la trasgressione sessuale sono a uso e consumi di famiglie un po` più illuminate, ma sempre sostanzialmente bonarie e perbene. Ovviamente, come in moltissima commedia iberica contemporanea, si gira intorno ai temi della liberazione dai tabù come simbolo della liberazione dal franchismo, ai nuovi dettami della società  e della famiglia zapateriana, all`omosessualità  come elemento ormai normalizzato della società  e alla volgarità  come stilema (sebbene cautamente dosato) della comicità  contemporanea (perlomeno qui c`è il sesso al posto delle funzioni corporali). Su questi temi, Velilla non può far altro che imbastire una prevedibile, e prevedibilmente simpatica, girandola di situazioni, tutte ampiamente conosciute (si arriva a citare persino “Ratatouille”), con il ritmo fresco e un po` meccanico della televisione, l`umorismo trasversale adatto a ogni età  e tipo di pubblico, tenendosi sempre sul pericoloso bilico del patetico con sorriso.

Pericolo che la sceneggiatura riesce a evitare grazie a personaggi molto simpatici e a un costante verve di fondo, anche se con questo alibi si dimentica anche di dare un po` di forza a una narrazione che, proprio come in una produzione tv, deve congiungere a forza 2-3-4 linee narrative, lasciando il tempo al regista di dirigere semplicemente il traffico. Compito peraltro facile, visto che il cast funziona a meraviglia, con il rodatissimo Javier Cà mara e la sensuale Lola Dueà±as, tra i quali s`inserisce Fernando Tejero, il cameriere ubriaco e scemo a cui spetta la gag migliore del film (sostituirsi al posto di Maxi, per convincere il critico gastronomico). E così è molto più facile far digerire un film in cui la voglia di far sentire tutti normali, rischia di mummificare idee, valori, sentimenti.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: Fuera de carta
Produzione: Spagna 2008
Regia: Nacho Garcà­a Velilla
Cast: Javier Cà¡mara, Lola Dueà±as, Chus Lampreave, Fernando Tejero, Carlos Leal
Durata: 111′
Genere: Commedia
Distribuzione: Bolero
Data di uscita: 24 aprile 2009