GFF, lezioni d`attore

22/07/09 - Entrambi vorrebbero interpretare una rock star ed entrambi un ruolo comico...

L’incontro con Alba Rohrwacher e Filippo Timi e la consegna premio experience Giffoni film festival 2009

(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)

giffoni-2009-intera22/07/09 – Entrambi vorrebbero interpretare una rock star ed entrambi un ruolo comico: “partendo da uno studio che ho fatto sui clown per portare aspetti clouneschi in un personaggio vero” per Alba Rohrwacher. Filippo Timi, invce, reduce da un viaggio in Russia, aggiunge anche la fascinazione per Majakovskij, che desidererebbe interpretare per il cinema: “Quando lo conobbi a 19 anni ebbi uno shock sano”. Poi l`attrice fiorentina risponde soprattutto a domande sulla prepazione dei suoi personaggi: “Ogni volta è diverso ma in genere parto dalla sceneggiatura e cerco di capire i movimenti psicologici di quel personaggio e il suo pensiero. Per esempio la protagonista de Il papà  di Giovanna è un personaggio che mi sono immaginata camminare a 4 gambe. Volevo costruire questa forza. La fase successiva prevede un lavoro importante sul corpo. Con tutto questo bagaglio di mie idee, di letture e intuizione arricchite dalle indicazioni del regista arrivo sul set. E qui poi il grande lavoro sta nel dimenticarti tutto quello che hai messo insieme e sentire la scena, sentire gli altri attori, mantenendo un`identità  ma seguendo quello che accade lì e quindi lasciandoti emozionare”.

Timi, che ha potuto godere anche della possibilità  di una vera e propria lezione all`interno della Masterclass con i ragazzi più grandi, ha raccontato il suo mestiere dell`attore (“Il testo è un pretesto, il personaggio si spiega a tutto quello che fai con il corpo e lo sguardo. Le parole mentono e possono fare solo quello. Il corpo no, basti pensare a Pulp fiction e Le iene), e risposto sulle differenze tra i suoi due ruoli più importanti, quello di Rino in “Come dio comanda” e di Mussolini in “Vincere” e aiuta i ragazzi a capire nettamente le differenze. “Per il primo avevo un libro, avevo le 500 pagine di Ammaniti e mi rapportavo con un personaggio inventato. Un personaggio che ho molto amato perchè va in fondo alle cose. Invece quando devi interpretare un dittatore, sentendo ancora il male che ha provocato, le cose si complicano. Nessuno vorrebbe farlo. Tu attore devi togliere il pregiudizio e non pensare al personaggio storico per riuscire a dare corpo, credibilità , sentimenti e umanità  e ricordare le parole di Gilles Deleuze: `per essere storici bisogna essere contemporanei`. Perciò, quando dico nei panni di Mussolini che voglio diventare l`uomo della storia, devo avere negli occhi tutta quella voglia di imporre la mia presenza”. Ma sono le piccole perle di saggezza e soprattutto di ironia e di esortazione all`entusiasmo per la vita che hanno reso il suo incontro con i ragazzi speciale.

Per quanto riguarda i loro progetti, finito di girare “L`uomo che verrࠔ con la regia di Giorgio Diritti ,sulla strage del 29 settembre 1944 dove persero la vita per mano delle SS 780 civili (“interpreto Beniamina, la zia del protagonista del film, un personaggio davvero esistito”), presto per Alba Rohrwacher inizieranno le riprese de “Io sono l`amore” di Luca Guadagnino. Poi tornerà  a girare con Silvio Soldini nella storia d`amore “Cosa voglio di più” con Pierfrancesco Favino e Giuseppe Battiston. Per Timi in uscita il film “La doppia ora”, di Giuseppe Capotondi con Ksenia Rappoport, e un tour teatrale su Amleto.