Giovanni Ribisi

Caratterista di grande talento specializzato in personaggi eccentrici se non instabili, Giovanni Ribisi è nelle sale con Ted di Seth MacFarlane.

Walk of Fame – Giovanni Ribisi – Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana

Figlio di un’agente cinematografica e letteraria e di un musicista di origini italiane, Giovanni Ribisi nasce a Los Angeles nel 1974. Talento precoce, inizia la sua attività fin da bambino, quando prende parte (spesso accreditato come Vanni Ribisi) a diverse serie televisive quali Autostop per il cielo e Ai confini della realtà, inaugurando un sodalizio con il piccolo schermo che proseguirà ininterrottamente fino alla metà degli anni ’90. E’ dopo aver legato il suo volto a innumerevoli show di successo – memorabile la sua partecipazione alla sit-com Friends, dove interpretava il bislacco fratello di Phoebe – nel 1996 ottiene i suoi primi ruolo al cinema in Music Graffiti, primo lungometraggio diretto da Tom Hanks, e nella pellicola SubUrbia di Richard Linklater, che lo vede tra i protagonisti. L’anno successivo David Lynch gli offre una parte nel suo Strade Perdute, che apre definitivamente all’attore la via del cinema d’autore e di personaggi complessi, eccentrici, se non addirittura villain, come avviene in First Love, Last Rites di Jesse Peretz e L’uomo del giorno dopo di Kevin Costner. Ma sarà Steven Spielberg a consacrarlo definitivamente nell’Olimpo hollywoodiano con Salvate il soldato Ryan , dove, con la toccante parabola del soldato-medico Wade, Ribisi viene riconosciuto uno dei migliori attori della sua generazione.

Nel 1999 è la voce narrante per l’esordio alla regia di Sofia Coppola, Il giardino delle vergini suicide, mentre col nuovo secolo è di volta in volta lo spregiudicato broker di 1 km da Wall Street, il delinquente di mezza tacca fratello di Nicolas Cage in Fuori in 60 secondi e il tormentato meccanico di The gift – Il dono, di Sam Raimi. A dispetto di un’indubbia versatilità e una volontà di mettersi in gioco senza compromessi, la carriera di Ribisi non sembra riuscire però a decollare mai, lasciandolo a lungo nel limbo delle “eterne promesse”, e per quanto validi e acclamati, i film interpretati nel corso del decennio continuano a vederlo nelle retrovie: è il caso dell’originale Masked and Anonymous di Larry Charles e di Lost in Translation – L’amore tradotto di Sofia Coppola. Ciononostante, non smette di essere richiesto dai più grandi registi, a partire da Michael Mann che lo inserisce nel cast di Nemico pubblico, e soprattutto James Cameron che gli offre l’opportunità di partecipare al suo kolossal in 3D Avatar. Un percorso da caratterista di lusso, insomma, che prosegue ancora oggi con pellicole come Contraband, The Rum Diary – Cronache di una passione, e Ted di Seth MacFarlane, attualmente nelle sale, che vede Ribisi nei panni del folle antagonista di Mark Wahlberg.