Hollywood Invasion

08/09/11 - Ascesa di registi e star che hanno segnato l’immaginario collettivo degli anni ’60 e ’70. Raccontata da Spagnoli in Controcampo.

Dalla nostra inviata LIA COLUCCI

Il fenomeno della contaminazione che sembra essere un evento legato soprattutto alla estetica contemporanea, in realtà ha degli illustri precedenti che cominciano negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Ed è proprio da quel periodo storico che parte Marco Spagnoli per raccontarci con Hollywood Invasion – al Festival di Venezia nella sezione Controcampo Italiano – lo scambio culturale e cinematografico che vi è stato dagli anni Cinquanta ai Settanta tra l’Italia e gli Stati Uniti, anzi tra l’Europa e l’USA. Nel precedente documentario Hollywood sul Tevere il campo di indagine era stato necessariamente limitato, la ricerca era legata alle fonti italiane, in questo caso invece il giornalista-curatore del documentario ha potuto pescare a piene mani tra i gioielli della NBC Universal di New York, tra cui il dietro le quinte di Ben Hur che mostra le comparse italiane in tutta la loro miseria e precarietà e la splendida passeggiata a Napoli di John Kennedy poco prima che fosse ucciso a Dallas. Ma anche la parabola di un simpatico sconosciuto,l Clint Eastwood, che viene a far fortuna in Italia e grazie a Sergio Leone vede passare il proprio cachè da 25.000 a 250.000 $. Un’esilarante spazio dell’opera è dedicato anche alle pistolere: due improbabili Claudia Cardinale e Brigitte Bardot armate sino ai denti che fanno il verso a John Wayne.

Spagnoli è molto efficace nel rendere tangibile l’”americam dream” per attori e registi, persino il sublime Fellini non riesce a sottrarsi al fascino hollywoodiano, mentre gira Il Casanova con una produzione Usa a cui non sa dire di no neanche quando gli impone Donald Sutherland, invece dell’amato Marcello Mastroianni. Per non parlare di Sophia Loren che in America ha perfezionato il proprio mito mentre Dino De Laurentis svela di essere arrivato negli Usa per King Kong perchè “nessuno in Europa ha una lira”. Cinema e soldi, il solido tragico-inevitabile binomio, dove Hollywood rappresenta sempre la terra promessa la scintillante celebrità, la perenne bellezza.