L’uomo nell’ombra

06/04/10 - L’ultimo film di Roman Polanski (vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino per la...

Arriva nelle sale italiane il film Orso d’Argento all’ultimo Festival di Berlino

06/04/10 – L’ultimo film di Roman Polanski (vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino per la migliore regia) è senza alcun dubbio una lezione di cinema delle più classiche. Il titolo originale The Ghost Writer contiene in sé tutte le caratteristiche di questa lezione perché è proprio la scrittura l’elemento chiave di questo film, che nonostante il materiale tanto poco originale resta perfettamente compatta e oleata insieme all’eleganza stilistica della regia, mai invasiva.

the ghost writerLa trama di questo bell’esempio di cinema hitchcockiano secondo Polanski echeggia infatti come un cicaleccio o un dejà vu. E non è una sorpresa considerato che alla base del film c’è un romanzo mainstream di Robert Harris (che collabora anche alla sceneggiatura). Dopo l’annegamento del suo predecessore, un ghostwriter deve concludere, in maniera segretissima, le memorie dell’ex Primo Ministro britannico Adam Lang nella dimora che quest’ultimo condivide con la moglie e la sua assistente personale/amante su un’isola della costa orientale degli Stati Uniti. La sfortuna vuole che proprio in quei giorni Lang venga accusato di aver autorizzato illegalmente la cattura di alcuni terroristi consegnati poi alla CIA. Ben presto, il nostro protagonista scopre che dietro tutto questo c’è molto di più e che il testo del suo collega nasconde la risoluzione dell’enigma. Rimbalzano agli occhi i temi più classici di Polanski in questo film: dall’angoscia nel quale il protagonista viene spinto in una vicenda più grande di lui alla spirale labirintica nella quale suo malgrado deve fare luce su una verità sconosciuta e agghiacciante, tanto da ricordare perfettamente i punti più alti della sua carriera (Rosemary’s Baby, Chinatown, L’inquilino del terzo piano). Ma pur rimestando negli archetipi più ammirati del suo cinema, che ritrova la sua perfetta visualità nella beffarda scena finale, L’uomo nell’ombra guarda con occhio profondamente contemporaneo la sua prospettiva umana e la realtà politica (Harris, ex giornalista politico, pare abbia costruito la figura dei coniugi Lang sulla falsariga di Tony e Cherie Blair), come la maniacalità e la paranoia nella sicurezza e nei controlli o il ruolo fondamentale nel potere di figure invisibili, tanto per fare due degli esempi più espliciti di questo film.

Polanski dirige e adatta il testo di Harris fedelmente e rigorosamente, ma la sua poetica cattura l’ordinaria materia narrativa presa in esame e le conferisce una qualità molto più complessa e un’ambiguità molto più sinistra e avvincente, anche per mezzo di un tocco artistico quasi impalpabile eppure dall’accuratezza maniacale, che per parafrasare il titolo italiano, resta letteralmente nell’ombra, ma non per questo passa inosservato. Attraverso un sapiente equilibrio di tensione e umorismo nero, il regista riesce a confezionare una strana e intrigante mistura cinematografica che risulta riconoscibile sia nel suo essere d’autore – con la non irrilevante qualità di non sbatterlo in faccia con irritante supponenza come nel caso dello scorsesiano Shutter Island – sia nel suo essere intrattenimento rilassante per il grande pubblico, intessuto in una confezione di pregiatissima e invidiabile qualità (fotografia rarefatta, colonna sonora cupa, cast asciutto sul quale domina un anomalo Ewan McGregor e un’ambigua e ingrigita Olivia Williams da tenere d’occhio).

(ERMINIO FISCHETTI)

Titolo originale: The Ghost Writer
Produzione: Fr/Germania/UK, 2010
Regia: Roman Polanski
Cast: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, Tom Wilkinson, Eli Wallach, James Belushi, Timothy Hutto
Durata: 131’
Genere: Thriller
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 9 aprile 2009

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