La BIM dei grandi nomi

06/07/11 - Listino colto ed eclettico: tra sogni d’autore e interpretazioni femminili d’eccellenza. Come quella della Streep nei panni di Margaret Thatcher.

Dalla nostra inviata Caterina Gangemi

Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA a:

  • Laura Crivellaro, direttrice marketing Bim
  • C’è tutto il meglio del cinema d’autore nel nuovo listino presentato da BIM alle Giornate Professionali di Cinema di Riccione, in una selezione colta ed eclettica che non mancherà di soddisfare i palati cinefili, e al tempo stesso il desiderio di intrattenimento di un pubblico più vasto. Una line-up che – per il Presidente Valerio De Paolis – racchiude il coronamento di tre sogni: avere un film di Lars Von Trier, uno con una grande interprete quale Meryl Streep e uno di David Cronenberg“. E sarà infatti il regista canadese a rappresentare con molte probabilità il marchio BIM alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, col suo A Dangerous Method, affascinante dramma “psicoanalitico” scritto dal premio Oscar Christopher Hampton, che vedrà Michael Fassbender nel ruolo di Carl Jung e Viggo Mortensen in quello di Sigmund Freud. Direttamente dal Festival di Cannes arriverà invece il controverso Melancholia di Von Trier, con protagonista una straordinaria Kirsten Dunst (premiata per la miglior interpretazione femminile) al fianco di Charlotte Gainsbourg e Kiefer Sutherland, in una storia dai toni cupi e apocalittici. Sempre dalla Croisette, uno dei titoli più acclamati, ovvero l’incredibile The Artist di Michael Hazanavicius: una scelta coraggiosa che premia una pellicola muta e in bianco e nero in pieno stile anni ’30 e di notevole impatto spettacolare che è valsa a Jean Dujardin il riconoscimento come migliore attore. E ancora dalla kermesse francese, due grandi ritorni, quello di Aki Kaurismäki con Le Havre (vincitore del premio FIPRESCI), ambientato nell’omonima cittadina portuale, dove un lustrascarpe si prende in carico le sorti di un bambino immigrato clandestinamente dall’Africa; e quello di Radu Mihaileanu che con la commedia “femminista” La sorgente delle donne racconta lo sciopero del sesso indetto da un gruppo di donne nordafricane stanche di dover reperire e trasportare l’acqua della fonte fino al villaggio.

    Toccherà invece a una delle leggende viventi della recitazione, Meryl Streep assumere il ruolo di emblema di un’offerta, quella di BIM, particolarmente orientata verso ruoli femminili forti e carismatici, con la sua Margaret Thatcher del biopic Iron Lady, diretto da Phyllida Lloyd. Ad accompagnarla lungo questo “filo rosa” variegato per generi e provenienza, altre attrici affascinanti e di talento come la Anne Hathaway del sentimentale One day, Maggie Gyllenhaal, protagonista femminile del curioso Hysteria nella vera storia dell’uomo che inventò il vibratore, e Keira Knightley, oggetto del contendere nel già citato lavoro di Cronenberg. Per concludere, non un’attrice ma una grande donna del mondo dell’arte e dello spettacolo: la danzatrice e coreografa tedesca Pina Bausch, alla quale Wim Wenders ha voluto rendere omaggio con il suggestivo documentario in 3D Pina, che appassionerà gli amanti del balletto, e non solo.

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