Moretti show a Taormina

25/06/11 - Il regista, neo-vincitore di sei Nastri d'Argento, si è concesso alla stampa come difficilmente gli capita, parlando di tutto, dal cinema alla politica.

Dal nostro inviato Alessandro Aniballi

Nonostante il caldo non certo accomodante a Taormina, alla conferenza stampa di presentazione dei premiati dei Nastri d’Argento Nanni Moretti si è concesso ai giornalisti, come raramente gli accade, passando agilmente da una tematica all’altra, cinema e politica in primis naturalmente. Chiamato sul palco da Laura Delli Colli, il regista di Habemus Papam era accompagnato da Francesco Piccolo, Lina Nerli Taviani e Alessandro Pesci, in rappresentanza di diversi dei tanti riconoscimenti che il film con Michel Piccoli ha ottenuto ai Nastri. Sono ben sei infatti le categorie in cui Habemus Papam è stato riconosciuto come miglior film: regista, produttore (insieme a Procacci), soggetto (insieme a Francesco Piccolo e Federica Pontremoli), fotografia (Alessandro Pesci), costumi (Lina Nerli Taviani) e scenografia (Paola Bizzarri). E proprio il nome della Bizzarri, chiamata più volte da Moretti per salire sul palco, ma assente a causa di un ritardo del suo aereo, è servito al regista come leit-motiv per dare tempi e pause al suo intervento, così come per spostare l’attenzione da un tema all’altro. Si è parlato naturalmente di Berlusconi e quando qualcuno della stampa ha chiesto a Moretti cosa ne pensasse della fine del berlusconismo, lui ha prontamente risposto: “Siamo così sicuri che sia finito? C’è qualcuno che lo dice da anni e ancora non è mai successo”. Si è poi parlato di Cannes; Moretti si è detto comunque soddisfatto dell’accoglienza avuta, nonché felice per le numerose vendite all’estero ottenute dal film e poi, su specifica domanda, ha rivelato quali dei film in concorso aveva deciso di vedere. Solamente due: Il ragazzo con la bicicletta dei fratelli Dardenne e The Tree of Life di Terrence Malick. Verso i registi belgi Moretti ha confermato il suo solito apprezzamento: “Il ragazzo con la bicicletta è bello come sempre, come tutti i film dei Dardenne. Una scena in particolare poi mi ha coinvolto molto e anche commosso, quella in cui il ragazzo protagonista cade dall’albero. Una sequenza crudele, ma girata senza enfasi”. Su Malick invece, una posizione decisamente accomodante: “È un film che rivedrò. Ho una posizione mediana rispetto alla maggior parte delle persone. Perché so che c’è chi lo ha amato molto e chi invece l’ha detestato. Io ho trovato delle cose bellissime, altre un po’ meno”.

Ai colleghi che hanno chiesto quale sarà il suo prossimo progetto e come si muoverà per la promozione all’estero di Habemus Papam, Moretti ha risposto che non farà passare così tanto tempo come tra Il Caimano e Habemus Papam, ma che per il momento ancora non sta lavorando a nulla; inoltre tra la promozione del film e stare un anno a casa a Roma, il regista ha fatto chiaramente intuire che preferisce senza dubbio la seconda opzione. C’è stato spazio anche per il 3D (“non ne sento il bisogno né come spettatore né come regista, ma aspetto il progetto di Bertolucci dal libro di Ammanniti per farmi un’opinione), per i multiplex che hanno fatto chiudere le sale di città e per un siparietto con Massimiliano Bruno che lo cita in Nessuno mi può giudicare, suo primo film da regista. Moretti prima scherzosamente ha detto a Bruno: “Ti aspetto fuori”, poi ha aggiunto di non aver nessun problema in merito alla citazione della sua scena di Ecce Bombo, in cui il “Te lo meriti Alberto Sordi” diventa in Nessuno mi può giudicare “Te lo meriti Nanni Moretti“; tanto più che Nessuno mi può giudicare sarà tra i vari film ospiti della rassegna Bimbi belli, manifestazione organizzata da Moretti stesso da sette anni a questa parte e dedicata alle opere prime italiane. Ma il momento in assoluto più divertente della conferenza stampa è stato quando Laura Delli Colli, presidente del sindacato dei giornalisti che assegna i Nastri, ha chiamato sul palco, su insistenza di Nanni Moretti, Massimo Gaudioso che è risultato il vincitore del Nastro d’Argento come miglior sceneggiatura per Benvenuti al Sud. Il regista di Habemus Papam si è rivolto direttamente al vincitore del Nastro per la miglior sceneggiatura comportandosi da giornalista e chiedendo come si sia trovato Gaudioso a passare da Gomorra a Benvenuti al Sud; film diversissimi, quasi agli antipodi, eppure entrambi con la firma di Gaudioso alla sceneggiatura. Questi si è schermito, imbarazzato, ma anche evidentemente divertito dalla situazione. Poi, Moretti ha affondato il colpo e ha sottolineato come Gaudioso sia stato messo da parte per il seguito del film con Bisio e Siani, Benvenuti al Nord. Di nuovo, Gaudioso è stato al gioco (ma è chiaro che c’è una piccola polemica dietro a questa esclusione) e, scherzando, ha detto che stasera aspetta Siani per avere chiarimenti. Alessandro Siani sarà presente alla cerimonia di chiusura dei Nastri per ritirare il premio Fratta d’Oro come miglior attore comedy.