Orphan

13/10/09 - Tra i molti thriller o film dell’orrore che sono stati realizzati negli ultimi anni, anche a...

Tra thriller e horror con tanto di deus ex machina

13/10/09 – Tra i molti thriller o film dell’orrore che sono stati realizzati negli ultimi anni, anche a causa dell’influenza orientale, è nata una sorta di sottogenere: quello del film familiare con bambina – fantasma o non – pericolosa. E spesso il risultato è tanto raffinato quanto poco interessante. Jaume Collet-Serra, che ricordiamo con piacere per l’interessante “Maschera di Cera”, cerca di ravvivare questo filone con una storia familiare più concreta, senza capelli lunghi e immagini a scatti, ma anche senza la decisione necessaria per arrivare fino in fondo.

orphanKate e John sono devastati dalla perdita del figlio che aspettavano. Lei, responsabile della tragedia, è ormai una donna fragilissima e, per riequilibrare la situazione, i due decidono di adottare un figlio. La scelta ricade su Esther, bambina quasi prodigio, che però nasconde più di un segreto. Una trama abbastanza tipica che però Alex Mace e David Lesile Johnson provano a rendere un vero thriller psicologico, correggendo le banalità di film come “L’innocenza del diavolo” attraverso le sottigliezze di un certo Stephen King. Nel parlare di famiglie in pericolo, presenze estranee e bambini dietro la cui purezza si nasconde il male, il film cerca soprattutto di raccontare il modo in cui organismi insoliti come quelli familiari cercano di affrontare le difficoltà finendo poi, a differenza del moralismo sentimentalista comune, per sfaldarsi e perdere la propria identità. Collet-Serra è molto bravo nel raccontare le tensioni e gli orrori serpeggiare dentro la famiglia, attraverso i personaggi e i toni soffusi della narrazione, peccato che poi, concentrandosi sull’esterno della famiglia e sull’investigazione consueta, perde vigore e tensione.

La sceneggiatura è la principale responsabile di questo declino del film, visto lo svolgimento grossolano dell’intreccio, i meccanismi già visti dei personaggi e il cambio fin troppo repentino di direzione narrativa, mentre Collet-Serra continua a dimostrare di saperci fare – sebbene bari due o tre volte – come nell’uso costante e significativo di specchi e superfici riflettenti. Ma il vero atout del film è il casting perfetto, con facce e attori capaci non solo di entrare nel ruolo ma di renderne le sfumature agli occhi dello spettatore, specie nel confronto tra Vera Farmiga, una delle attrici più espressive degli ultimi anni, e la dodicenne Isabelle Fuhrman, impeccabile nell’irretire e spaventare lo spettatore. Che però gradirebbe che un horror, o comunque un film di suspense, abbia il coraggio di andare fino in fondo e di non piegarsi a soluzioni facili o a deus ex machina belli e buoni.

Titolo originale: Orphan
Produzione: USA, Canada 2009
Regia: Jaume Collet-Serra
Cast: Vera Farmiga, Peter Sarsgaard, Isabelle Fuhrman, CCH Pounder, Jimmy Bennett
Durata: 123′
Genere: Horror
Distribuzione: Warner Bros Italia
Data di uscita: 16 ottobre 2009