Placido cinema italiano

16/01/09 - Cinema e politica: un nodo fondamentale, che non poteva non emergere nel corso della...

(dalla nostra inviata Laura Croce)

16/01/09 – Cinema e politica: un nodo fondamentale, che non poteva non emergere nel corso della Lezione tenuta oggi da Michele Placido al Kursaal di Bari nell`ambito dell`Italia Film Fest in corso fino a domani. Dopo la proiezione del suo film “Un eroe borghese” dedicato a Giorgio Ambrosoli, l`attore e regista non ha mancato di denunciare la disattenzione dei media, che non diedero risonanza alle prove sulla commistione tra l`omicidio dell`avvocato milanese e i governanti di allora. Fedele alla sua storia di autore attento ai problemi della società e della politica, nel senso più alto della parola, Placido ha ancora voglia di raccontare temi attuali e scottanti, di scuotere il suo pubblico su questioni che si sentono ogni giorno al tg. “Amo il teatro ma faccio regia perchè è l`arma più interessante per dare una testimonianza civile della tua appartenenza a questa gran cosa che l`umanità ” – così ha spiegato le ragioni del suo impegno dietro la macchina da presa il regista pugliese, nel cui futuro c`è già in cantiere un film che parlerà di diritto alla vita e di eutanasia. Una nuova impresa, in cui sarà affiancato dalla grande Mariangela Melato e dalla sceneggiatrice Linda Ferri. “Non sarà facile, perchè qui c`è il cattolicesimo – ammonisce Placido – ma voglio tastare il polso del paese riguardo ai problemi etici”. Dopo l`esperienza di “Romanzo Criminale”, però, anche la vena noir e gangsteristica dell`autore sembra essere destinata a riemergere con una nuova pellicola, incentrata sulla storia di Renato Vallanzasca, noto criminale della Milano anni `70, “dove cominciava la decadenza politica del nostro paese”. Presentato oggi al Festival “Per il cinema italiano” anche un piccolo assaggio del prossimo film del regista, “Il grande sogno”, di cui sono stati mostrati al pubblico 8 minuti di back stage. Ambientata nel periodo del `68 e nettamente autobiografica, quest`opera di prossima uscita racconta le vicende di un giovane pugliese, giunto a Roma come poliziotto nel periodo della contestazione studentesca per inseguire la sua vocazione d`attore. Nel cast Laura Morante, Jasmine Trinca, Luca Argentero e Riccardo Scamarcio, su cui ricade la responsabilità di incarnare questo teatrante in erba, con molti punti in comune col vero Placido.

Un film ritratto di un`epoca e di una generazione impegnata, con le idee piuttosto precise riguardo alla propria visione del mondo e al proprio schieramento, il che potrebbe sembrare in contrasto con la recente partecipazione dell`attore e regista al contestatissimo “Il sangue dei vinti”, di Michele Soavi. “Forse ho sbagliato a fare quel film – commenta Placido – ma anche se naturalmente non sono dalla parte dei fascisti, sul tema della Resistenza si dovrebbe arrivare ad una pacificazione vera. Siamo l`unico paese in cui dopo 60 anni ancora ci si scanna su questo punto. Su quell`epoca e su questioni come l`estradizione di Cesare Battisti, vorrei che si aprisse un dibattito serio”.