Annie Parker

Cancro. Oggi si muore meno, una volta era una condanna capitale. Finché non si sono trovate le cure adatte, grazie alla tenacia di ricercatori che sono andati alla radice del problema e di pazienti che si sono sacrificati per il bene di altri. Annie Parker è una storia così, quella di come si è scoperto che il cancro al seno è genetico. E delle donne che lo avevano capito. Una ricercatrice e Annie Parker, una eccezionale madre, moglie e sorella canadese.
Scritto con equilibrio eccezionale, gestendo con maestria il biopic, il melò e la commedia, e con una struttura binaria molto ben costruita, Annie Parker è un film che si maschera di convenzionalità con una regia senza guizzi, ma che è in realtà sfacciato. Una commedia nera che tratta la malattia sfidandola e uscendone alla fine vincitore, grazie soprattutto alla eccezionale interpretazione di Samantha Morton, attrice dal talento immenso che si temeva persa per strada che qui si candida per i prossimi Oscar. Attorno a lei un cast sontuoso, tra cui segnaliamo la sempre brava Helen Hunt e il grande Richard Schiff.
Si può ridere del cancro? In realtà si deve, altrimenti sta già vincendo lui.

Alessandro De Simone per cinematografo.it