Fughe e approdi

Tratto da Viaggio nel passato di Zweig, ambientato in Germania nel 1912, Una promessa è incentrato su Friedrich, giovane di umili origini (Richard Madden) che inizia a lavorare in una grande acciaieria di cui è proprietario l’algido Karl Hoffmeister (Alan Rickman). Vista l’intraprendenza, Hoffmeister gli affida maggiori responsabilità fino a nominarlo segretario personale e convincerlo a prendere dimora presso la sua enorme casa. Il problema è che lì ci vive anche la bella signora Hoffmeister, Charlotte (Rebecca Hall), al cui fascino Friedrich non è indifferente.
Mélo in costume girato in digitale, A promise è elegante e inusitatamente realistico. Leconte non perde di vista i sottotesti sociali (la differenza di classe tra i due maschi in competizione) e la questione generazionale (il giovane minaccia il più vecchio), congelando le passioni dentro il maniacale feticismo che avvinghia i protagonisti. Ma il punto di arrivo è un altro: è la celebrazione e insieme il lutto del desiderio, di un sentimento condannato a restare fuori dal tempo (prima le convenzioni sociali, poi i nazisti alle porte).
Lo scacco di due amanti che provano a risalire la corrente di una Storia ineluttabilmente lanciata verso la propria catastrofe.

Gianluca Arnone per cinematografo.it