I pinguini di Madagascar

Non tutti gli spin-off riescono. Anzi. Stavolta tocca ai pinguini di Madagascar, che mollano Alex il Leone, Marty la Zebra, Melman la Giraffa e Gloria l’Ippopotamo per tentare l’avventura in solitaria: lasciato l’Antartico, dove sono il soggetto di un documentario naturalistico (la voce è di Werner Herzog), finiscono prima a Venezia, quindi a Shanghai, infine a New York. Sono loro, il capo Skipper, la mente Kowalski, il pirotecnico Rico e la new entry Soldato che incarna il surplus di coccolosità, ma non sono soli: la nemesi è metamorfica e tentacolare, si chiama Dr. Octavius Brine detto Dave e persegue vendetta contro quei pinguini che di zoo in zoo l’hanno spodestato nello stupore e nell’ammirazione dei visitatori.
Riusciranno i nostri eroi pennuti a sconfiggerlo? Vedremo, ma “dalla loro” è anche l’organizzazione Vento del Nord, capitanata da Agente Segreto…
Secondo passo falso consecutivo della DreamWorks Animation dopo Dragon Trainer 2, I pinguini ribadisce che non tutti nascono per essere protagonisti: deliziosi caratteristi nella trilogia Madagascar, Skipper & Co. annoiano sotto i riflettori. Qualche trovata va a segno, ma il troppo stroppia: poverini, prezzemolini e spiumati questi pinguini.

Federico Pontiggia per cinematografo.it