Flussi seriali

06/05/10 - Sexy-vampiri di provincia, naufraghi, boss mafiosi in crisi esistenziale, serial killer...

Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane

Seinfeld – Parte prima (vai a Parte seconda)

(Rubrica a cura di Erminio Fischetti – SPECIAL GUEST EDITOR: CATERINA GANGEMI)

flussi-seriali06/05/10 – Sexy-vampiri di provincia, naufraghi, boss mafiosi in crisi esistenziale, serial killer giustizieri. In tempi in cui il mondo della serialità televisiva sembra mettercela tutta per conquistare le più svariate ed esigenti fette di pubblico e di mercato in una corsa al soggetto più originale o alla narrazione più ingegnosa, sembra quasi beffardo che tra gli show più apprezzati ed amati di tutti i tempi ve ne sia uno basato sul… “nulla”. Parliamo, naturalmente, di Seinfeld, sit-com celeberrima negli Stati Uniti, tanto da imporsi come vero e proprio fenomeno di costume grazie a battute memorabili e situazioni esilaranti entrate immediatamente, e a pieno titolo, nell’immaginario popolare, quanto, pressoché sconosciuta in Italia, vittima di una programmazione cieca e scellerata e di un doppiaggio, come spesso accade, riduttivo e mortificante.

Trasmessa inizialmente come The Seinfeld chronicles, e andata in onda sull’emittente pubblica NBC per nove stagioni, dall’89 al ’98, la serie, che prende il nome dal suo protagonista, l’attore e comico newyorchese Jerry Seinfeld, autore del soggetto insieme a Larry David (recentemente visto all’opera come attore nell’ultima fatica di Woody Allen, Basta che funzioni), racconta le quotidiane avventure dello stand-up comic, nei panni di se stesso, e del suo strampalato gruppo di amici, inaugurando un filone che verrà poi ripreso, sempre dalla NBC e con altrettanto successo, in Friends. Esilarante e raffinato, Seinfeld rappresenta uno dei primi esempi di prodotto televisivo capace di conquistare critica e pubblico, vincitore di prestigiosi premi come un Emmy, un Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award. Classificatasi al primo posto nel sondaggio sui migliori programmi di tutti i tempi promosso dalla rivista Tv Guide, con un ammirabile terzo posto, dietro I Sopranos e I Simpsons, tra gli show degli ultimi 25 anni, per Entertainment Weekly; e con una puntata finale seguita da oltre 76 milioni di spettatori.

seinfeldMa quali sono le ragioni di un tale trionfo? Alla base dell’exploit di Seinfeld vi è, innanzitutto, l’inusuale capacità di creare dinamiche comiche a partire, appunto, dal nulla, ovvero pretesti banali, ordinari, presi dalla vita di tutti i giorni, cogliendone i lati più paradossali e ponendo l’accento sulle umane debolezze di personaggi caratterizzati in modo estremamente realistico ed estraneo ad ogni carineria, anzi, con enfasi su difetti e nevrosi. Ambientati in una Manhattan ricostruita in studio a Los Angeles, i vari episodi, della durata di circa 20 minuti e spesso racchiusi da brevi monologhi comici di Jerry sul tema della puntata, offrono un florilegio delle più disparate situazioni di vita vissuta, che vanno dall’attesa di un tavolo al ristorante cinese alla fila davanti a un cinema, in una totale assenza di moralismo e all’insegna di un’irriverenza che non risparmia nessuno: disabili, minoranze etniche, omosessuali (“Non che ci sia niente di male ad esserlo!”). Così, si va dalla scommessa a chi resiste più a lungo senza masturbarsi, all’essere beccati con le dita nel naso da una fidanzata supermodella particolarmente altezzosa, o al fingersi invalidi per ottenere un posto di lavoro. E non è un caso che tra gli sceneggiatori figuri quel Larry Charles che da lì a qualche anno avrebbe fatto del politically incorrect il proprio marchio di fabbrica con film quali Borat, Religulous e Bruno.

To be continued…

Seinfeld
Titolo originale: id.;
Creatori: Larry David, Jerry Seinfeld
Interpreti: Jerry Seinfeld, Jason Alexander, Julia Louis-Dreyfus, Michael Richards;
Produzione: USA, 1989-1998;
Durata: 20’ circa (9 stagioni, 180 episodi)
Distribuzione originale: 5 Luglio 1989 – 14 Maggio 1998, NBC
Distribuzione italiana: Sky