Salviamo la Cultura

22/03/11 - Sciopero con serrata dei teatri il 25 e tre Giornate di mobilitazione della cultura e dello spettacolo fissate per il 26, 27 e 28 marzo.

Sciopero con serrata dei teatri il 25 e tre Giornate di mobilitazione della cultura e dello spettacolo fissate per il 26, 27 e 28 marzo. Ecco come operatori e associazioni puntano a sensibilizzare i cittadini sul pericolo che corre il comparto

22/03/11 – Senza cultura l’Italia non ha identità nè futuro. E’ questo lo slogan della 3 giorni di mobilitazione del settore culturale nazionale presentatate stamane a Roma. Oltre al 25 marzo, giornata di sciopero di tutto lo spettacolo, con una serrata generale dei teatri, Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e FAI, si sono alleate per promuovere una serie di iniziative che copriranno tutta questa settimana e culmineranno in 3 momenti di protesta denominati Giornate Nazionali per la Cultura e lo Spettacolo, il 26, 27 e 28 marzo. In queste date è prevista una diffusione di manifesti e volantini della campagna creata ad hoc Divieto di cultura, il cui manifesto è scaricabile dal sito www.federculture.it, in tutti i luoghi dove si fa e propone cultura: dalle sale cinematografiche agli auditorium passando per musei e biblioteche. Inoltre uno spot di 30 secondi, realizzato appositamente per la campagna, sarà mandato in onda prima di tutte le proiezioni cinematografiche e in loop in luoghi di grande affluenza come gli auditorium. Il 28 marzo poi è previsto un incontro pubblico con i promotori dell’iniziativa e i rappresentati delle istituzioni e delle aziende culturali presso il Teatro Regio di Torino.

Nell’ambito di questa campagna si inserisce anche una particolare mobilitazione del mondo teatrale che in segno di protesta il 27 marzo non celebrerà la Giornata Mondiale del Teatro, durante la quale, invece, si svolgeranno iniziative di protesta e di sensibilizzazione sui palcoscenici italiani. Gli operatori e presidenti delle associazioni di categoria hanno pensato questa mobilitazione e la relativa campagna per mandare un messaggio specifico ai cittadini, non al mondo della politica. Mai come oggi dal tavolo dei relatori formato da Roberto Grossi, Presidente di Federculture, Paolo Protti, Presidente Agis, Andrea Ranieri, Assessore alla Cultura del Comune di Genova e delegato ANCI per la Cultura, Sofia Bosco, Direttore Ufficio di Roma e Rapporti Istituzionali del FAI e i rappresentanti dell’Upi e della Conferenza delle Regioni, si è levato un appello ai singoli cittadini perchè si rendano conto che se si spegne la cultura si spegne anche la vita delle loro città. La politica in questo momento non pare essere un interlocutore credibile per il comparto, specie ora che le categorie non possono dialogare nemmeno con il ministro competente, introvabile da mesi. Per questo la conferenza di oggi ha puntato l’accento sulla società civile e sulla necessità che in questo Paese si risveglino le coscienze sul tema cultura. Con la speranza che la gente comune si interessi davvero all’emergenza e dia il proprio contributo attivo.

Di seguito l’elenco completo delle iniziative per partecipare alla Mobilitazione della cultura e dello spettacolo:
– 23 Marzo ore 14.30 a Piazza Montecitorio manifestazione di Federdanza Agis
– 24 Marzo ore 11.30 al Ministero dell’Economia sit-in di protesta
– 25 Marzo Sciopero Generale di produzione culturale e dello spettacolo
– 26 Marzo I° Giornata di protesta
– 27 Marzo II° Giornata di protesta
– 28 Marzo III° Giornata di protesta al Teatro Regio di Torino incontro pubblico con promotori, aziende e istituzioni

VALENTINA NERI