The International

19/03/09 - Quando un film deve aprire un Festival internazionale, lo si sceglie perchè...

Da Berlino con complicazione: la spy story di Tykwer sprecata nel freddo groviglio degli arzigogoli narrativi

the-international19/03/09 – Quando un film deve aprire un Festival internazionale, lo si sceglie perchè particolarmente atteso, girato da un grande regista o perchè figlio di una produzione importante. O semplicemente per omaggiare i padroni di casa. E` quanto è accaduto all`ultimo Festival di Berlino, dove il film d`apertura è stato – a sorpresa – quello di Tom Tykwer, una specie di promessa locale raramente mantenuta (“Lola Corre”), impegnato in una co-produzione con gli States: ma anche qui, la promessa latita. Classica trama da cospirazione internazionale: dietro l`assassinio di un agente dell`Interpol, si nasconde l`intrigo di una banca, interessata a vendere armi al Terzo Mondo sfruttando i giochi politici. Nulla di nuovo quindi nella sceneggiatura di Eric Warren Singer che riprende i thriller spionistici degli anni `70 e `80, da Pollack a De Palma, li complica fino all`eccesso e punta molto sul fascino della coppia di protagonisti. Dimenticando però il resto del film, che di spunti ne avrebbe, sia a livello politico o sia puramente narrativo: dallo sfondo di un gruppo di potere praticamente inarrestabile che gestisce flussi di soldi e debiti per controllare le economie (e quelle del terzo mondo più di altre), all`ammodernamento della parabola dell`uomo solo contro un male invisibile, ossessionato e risucchiato da esso, come Redford in “I tre giorni del condor”. Ma la suspense è praticamente assente, e tutto si svolge come un qualunque thriller da best-seller, che denuncia la sua natura letteraria persino nelle (poche) sequenze d`azione.

La sceneggiatura specialmente affonda in dialoghi e intrecci debordanti, che appesantiscono l`impianto del film senza mai lasciarlo andare all`intrattenimento, allo spettacolo o alla tensione politica, mentre la regia di Tykwer, costruita sulla figura della spirale (nel racconto, nelle scelte registiche, nel sottotesto del rapporto fra i personaggi) resta fredda, persino statica nonostante lo spostarsi per mezzo mondo, poco incisiva anche nella violenza (non male però la sparatoria al Guggenheim). E capace di affossare il duo Clive Owen – un po` legnoso – Naomi Watts (sprecata) nel mare di chiacchiere, intrighi detti e non mostrati, in un cinema che cerca il rinnovamento, ma parte dal più vecchio degli assunti. E che non raggiunge quasi mai l`obiettivo.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: The International
Produzione: USA, Germania, Gran Bretagna 2009
Regia: Tom Tykwer
Cast: Clive Owen, Naomi Watts, Armin Mueller-Stahl, Ulrich Thomsen, James Rebhorn, Luca Calvani, Luca Barbareschi, Michel Voletti, Alessandro Fabrizi
Durata: 118′
Genere: drammatico
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita: 20 marzo 2009