Un amore all`improvviso

29/09/09 - Una rara anomalia genetica costringe il povero Henry a viaggiare nel tempo. Avanti...

Mielosa storia d’amore, prevedibile e senza sfumature

un-amore-allimprovviso29/09/09 – Una rara anomalia genetica costringe il povero Henry a viaggiare nel tempo. Avanti e indietro, la sua unica certezza resta la donna della sua vita, Claire, che attraverso la sua “dannazione” ha potuto conoscere sin da quando era bambina. Lei lo aspetta pazientemente ogni volta che lui, suo malgrado, scompare senza poter controllare la cosa e costretto a lasciarsi dietro non solo la sua vita, ma anche tutto ciò che indossava al momento. Si ritrova, così, nudo e solo chissà  dove in un momento imprecisato del passato o del futuro e l`unica cosa che desidera è poter tornare a quello che stava facendo prima. Una storia d`amore struggente, intensa e venata di fantascienza. Cosa volere di più? Peccato che in realtà  a dominare sia la noia: la prima parte del film è un andirivieni di lui che scompare e si ripresenta, ma è paradossalmente anche la parte migliore della pellicola perchè riesce a trovare alcune volte gag ironiche e divertenti e fa riflettere, superficialmente e senza far sforzare troppo i neuroni, su un tema profondo e interessante a lungo discusso da scienziati e filosofi come la relatività  del tempo e dello spazio. La seconda parte, invece, sfocia nella stucchevolezza più profonda e nella banalizzazione più aberrante dei sentimenti, ruolo di genitore compreso.

Dietro questa mescolanza di generi c`è lo zampino di Bruce Joel Rubin, guarda caso sceneggiatore vincitore dell`Oscar per una pellicola per certi versi molto simile a questa, ovvero il campione di incassi degli anni Novanta “Ghost – Fantasma” di Jerry Zucker (in questi giorni tornato alla mente per via della prematura scomparsa del suo protagonista Patrick Swayze). In questo film, l’autore sfrutta come soggetto un romanzo breve, divenuto bestseller, come La moglie dell`uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger, i cui diritti cinematografici furono acquistati ancor prima della sua pubblicazione. Tra i produttori figura anche Brad Pitt, che dà  al film un ulteriore connessione con quel “Il curioso caso di Benjamin Button” richiamato dalla vicenda di questo film, seppur molto meno ambizioso per stile e struttura artistica e cinematografica. E come in quel caso, anche in questo la cura della confezione resta l`aspetto maggiormente apprezzabile e godibile dell`intera pellicola. Infatti, l`opera di Robert Schwentke si risolleva da una totale mediocrità  di scrittura e da una convenzionale, sciatta e piatta regia, proprio nella cura esteriore, e in particolare nella calda e avvolgente fotografia di Florian Ballhaus, che sfuma e si evolve differentemente con l`evoluzione caratteriale (…si fa per dire) e le angosce di Henry e Claire, e all`interno della quale si trova la vera chiave di lettura della vicenda poichè fornisce gli elementi di un`introspezione psicologica dei personaggi totalmente priva di sfumature là  dove dovrebbe esserne ricca, specie quando si vanno a scomodare tanti temi e rapporti così ricchi di spunti narrativi come quelli coniugali e genitori-figli.

Il vero titolo della pellicola, tralasciando di commentare quello italiano, è “The Time Traveller`s Wife”, ma in realtà  potrebbe essere “Come prendere un tema fondamentale e ricco di riferimenti culturali, sociali e intellettuali sia in Occidente che in Oriente e renderlo una zuccherosa, mielosa e indigesta storiella adatta a tutte le donne che non riescono a trovare un uomo, col solo scopo di legittimare il motivo vero della sua realizzazione, ovvero quello di mostrare allo spettatore il fondoschiena di Eric Bana almeno una decina di volte”.

(ERMINIO FISCHETTI)

Titolo originale: The Time Traveller`s Wife
Produzione: USA, 2009
Regia: Robert Schwentke
Cast: Eric Bana, Rachel McAdams, Arliss Howard, Ron Livingston, Stephen Tobolowsky, Jane McLean, Brooklynn Proulx
Durata: 112`
Genere: romantico, drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 2 ottobre 2009

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