Una sconfinata giovinezza

08/10/10 - Dopo mesi di polemiche infuocate che avevano visto in campo Pupi Avati amareggiato...

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08/10/10 – Dopo mesi di polemiche infuocate che avevano visto in campo Pupi Avati amareggiato per l’esclusione dal Concorso di Venezia 67, esce finalmente nelle sale Una sconfinata giovinezza, l’ultimo film del regista bolognese. In questa pellicola, come nelle altre del resto, sono presenti tutti i luoghi comuni della poetica avatiana: il bolognesismo e dintorni che significa anche amore per la provincia, il forte legame familiare e quella mistica cattolicheggiante che attraversa tutta la pellicola. In realtà la storia è piuttosto semplice, ed ahinoi proviene da un testo di Avati: Lino e Chicca vivono una vita piuttosto serena, anche se non benedetta dai figli, sino a che Lino non manifesta i primi segni di Alzheimer che produrranno un progressivo sgretolamento della sua identità.

Ma la situazione è più complessa di una semplice malattia pur se dal nome altisonante, perché Lino comincia ad essere risucchiato dai ricordi dell’infanzia, che piano piano non gli danno più spazio per vivere la sua vita presente. Ed ecco riapparire ai suoi occhi la cara zia Amabile – una Serena Grandi ripulita dai toni brassiani e trasformata in una procace campagnola con gli stessi limiti per la recitazione – i suoi vecchi amici, il cane che era di suo padre e tutto intorno la campagna di Sasso Marconi. I ricordi che diventano una malattia, un’ossessione ed intorno a loro tutte le piccole magie a cui credevamo durante l’adolescenza. Poi il finale assolutamente impenetrabile: Lino scompare tra le valli di Sasso Marconi dopo aver ritrovato il suo vecchio cane. Paradiso, Eden o sogno? O forse sarà proprio la malattia a salvarci tutti come diceva il sempre compianto Thomas Mann?

In ogni caso in un film piuttosto modesto spiccano due elementi importanti:la bellezza di Francesca Neri, che pur se invecchiata rimane sempre molto affascinante, e la straordinaria interpretazione di Fabrizio Bentivoglio. Per il resto concordiamo con il buon vecchio Muller, Direttore del Festival di Venezia, che pare gli abbia preferito Ascanio Celestini con La Pecora Nera.

LIA COLUCCI

Titolo originale: Una sconfinata giovinezza
Produzione: Italia 2010
Un film di Pupi Avati
Cast: Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela Morabito, Erika Blanc, Osvaldo Ruggieri, Vincenzo Crocitti, Brian Fenzi, Marcello Caroli, Riccardo Lucchese, Lucia Gruppioni
Durata: 98′
Genere: drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 8 ottobre 2010

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